"Noi di Lodi virtuosi per scelta e per necessità"

da www.ilgiorno.it

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E’ stato chiamato «Progetto Benessere»: 167 su 207 dipendenti della Provincia lodigiana dal 18 luglio al 2 settembre, per tre giorni la settimana, staccheranno alle due del pomeriggio


Lodi, 5 luglio 2011 - E’ stato chiamato «Progetto Benessere»: 167 su 207 dipendenti della Provincia di Lodi dal 18 luglio al 2 settembre, per tre giorni la settimana, staccheranno alle due del pomeriggio. Fortemente voluto dalla giunta del giovane presidente leghista Pietro Foroni.

Perché, presidente?
«Per vari motivi, per esigenze diverse. Per esempio i bambini d’estate non vanno a scuola. La Provincia avrà un certo vantaggio. Si spegne prima l’aria condizionata. Si utilizza di meno meno la corrente elettrica. Fino alle 14 non scatta il diritto ai buoni pasto».
 

Quanto si risparmierà? 
«Dai 20 ai 25mila euro. Una cifra che può sembrare modesta ma che è importante in relazione al nostro bilancio e ai sacrifici che stiamo facendo».
 

Sacrifici?
«Non è la prima razionalizzazione. Tagliati i giornali. Tagliate le carte Sim. Cambiato il contratto di gestione della corrente. Razionalizzato l’utilizzo delle auto blu senza acquistarne di nuove. La Corte dei Conti non troverebbe 10 euro di spreco. E tutto senza ridurre nessun servizio».
 

E adesso? 
«Adesso basta. Se mi venissero chiesti altri sacrifici sarei costretto a portare le chiavi della Provincia al prefetto».
 

Lacrime e sangue. 
«Vogliamo un’amministrazione assolutamente corretta e senza sprechi, al servizio dei cittadini. Poi ci siamo dovuti piegare a esigenze legate ai patti di stabilità, ai tagli imposti. In attesa del federalismo fiscale».
 

I sindacati, prima di accordarsi, si sono opposti ai nuovi orari degli uffici. 
«La definizione degli orari spetta alla giunta. Sono rimasto amareggiato da certi atteggiamenti e da certe parole. Ma non mi fermo. Oggi il dipendente della pubblica amministrazione è non un privilegiato ma una persona fortunata. Basta guardarsi attorno. Se in futuro ci saranno decisioni da prendere, lo faremo senza problemi».
 

E’ tanto difficile essere amministratori virtuosi?
«E’ difficile fare l’amministratore al Nord. I bilanci sono quelli che sono. E’ difficile essere poco virtuosi. E’ una necessità. Mi chiedo come sia possibile che un Comune di duemila abitanti da noi abbia 5-6 dipendenti e in Sicilia ne abbia 40».
 

Avete creato il modello lodigiano?
«Della razionalizzazione delle spese abbiamo fatto una missione. Una missione dettata anche dalla necessità».
 

Una volta di più l’esempio arriva dalla periferia?
«Viene da territori più piccoli, dove è più facile il controllo da parte della gente. Un buon esempio in confronto con altre realtà, soprattutto centrali».