''Pronti anche a una class action per garantire treni migliori e più sicuri''


La Provincia resta al fianco dei pendolari: ''Situazione ormai insostenibile''


La Provincia rimane schierata, come del resto sempre negli ultimi anni, al fianco dei pendolari lodigiani. Ma è pronta a cambiare atteggiamento nei confronti di Regione Lombardia e Trenord: l'aplomb istituzionale con il quale l'Amministrazione Foroni si è rapportata con chi deve gestire e garantire un servizio di trasporto adeguato su ferro ha portato anche risultati tangibili sul numero delle corse e sugli orari, ma ora - a fronte di disagi ormai quotidiani, disservizi, carrozze gelate, sporche e insicure - non basta più. Se diventa necessario alzare il livello del confronto, Palazzo San Cristoforo, che pure non ha delega sul trasporto ferroviario, è pronto a farlo, anche da subito.
Questo l'impegno assunto dal Presidente Pietro Foroni e dall'Assessore ai Trasporti Nancy Capezzera nel corso del vertice del 20 febbraio, che ha fatto sedere al tavolo i rappresentanti della Provincia, gli amministratori dei Comuni sede di stazione ferroviaria e i pendolari.

Di seguito, le dichiarazioni rese nel corso della riunione dal Presidente e dall'Assessore Capezzera:

Pietro Foroni: ''Ringrazio i pendolari che hanno voluto presenziare a questa riunione e con loro le amministrazioni comunali che hanno aderito a questo invito. Come Amministrazione provinciale abbiamo sempre cercato una interlocuzione che per alcune questioni ha portato a buoni risultati con Regione Lombardia per quanto concerne la gestione del trasporto ferroviario; abbiamo sempre cercato di avere un aplomb istituzionale, di collaborazione, con il Pirellone per risolvere le problematiche che negli anni si sono sviluppate. E risultati, soprattutto relativamente all'orario dei trasporti, sono arrivati, però abbiamo notato che, anche al di là della protesta del 14 febbraio, era ormai palese da tempo il non miglioramento del servizio e quindi lo scadimento del servizio per numero e qualità delle carrozze, con ciò che ne può conseguire, non solo sulla scomodità di viaggiare su carrozze gelate d'inverno e roventi d'estate, ma anche sulla sicurezza complessiva del trasporto. Siamo dunque pronti a cambiare anche atteggiamento, pur non essendo una nostra competenza. Si tratta, ne sono convinto, di una questione di civiltà, tanto più che ci pregiamo di far parte di una Regione come la Lombardia che ha l'ambizione di voler essere d'esempio nel Paese, ma che in realtà si vede disatteso sistematicamente il contratto di servizio che ha con Trenord. L'Assessore Capezzera nei giorni scorsi, congiuntamente all'amministrazione di Casalpusterlengo, ha scritto una lettera molto dura all'Assessorato regionale di competenza. Ha fatto bene, perché reputo che sia giunto il momento che le istituzioni, al di là dei ruoli e dell'appartenenza politica, alzino la voce contro questa situazione, anche eventualmente organizzando o supportando determinate azioni, perché siamo arrivati al limite. Come Amministrazione provinciale stiamo cercando di capire che tipo di azioni possano essere intraprese a livello anche giudiziario, ma di sicuro siamo disposti a supportare, anche economicamente, iniziative concordate che vadano nel senso di ottenere un miglioramento delle condizioni del trasporto. Disposti persino a una class action nei confronti di RFI, se necessario patrocinando economicamente questa iniziativa. Non è una nostra competenza il trasporto su ferro, ma ben volentieri vogliamo farcene carico: se uniamo le forze i risultati possiamo raggiungerli''.

Nancy Capezzera: ''Siamo arrivati al punto di non ritorno, perché da parte delle ferrovie ci sono omissioni ormai grandi come una casa. Come assessorato abbiamo sempre portato avanti un monitoraggio continuo e tutte le nostre azioni sono state condivise con l'Amministrazione provinciale nel suo complesso; questa sera è poi presente anche il Consigliere Cutti come rappresentante del Consiglio provinciale. Con i pendolari in questi anni forse non ci sono stati incontri scadenzati, come una sorta di appuntamento fisso, come magari avveniva in passato, ma ognuno ha ruoli e responsabilità diverse e insieme agli altri enti locali – poiché la competenza del trasporto su ferro è di Regione Lombardia e, per quanto riguarda le stazioni, dei Comuni che ce l'hanno – la Provincia ha sempre puntato a raggiungere risultati concreti, svolgendo un ruolo di coordinamento e supervisione, per portare sempre le posizioni e le richieste del territorio alla Regione, con cui il confronto è sempre stato continuo. Purtroppo molti problemi sono irrisolti da anni; ci sono tratte di binari ultradecennali, che necessitano di interventi eppure sul pendolarismo si continua a non voler mettere mano. Vi posso assicurare che anche l'assessore regionale Cattaneo, concessionario del servizio, è molto arrabbiato nei confronti di Trenord. Buoni risultati si sono ottenuti sul fronte dell'intensificazione, ma serve regolarità e puntualità, senza le quali salta il sistema nel complesso, e contano naturalmente anche la sicurezza e il comfort''.