Tagesmutter, la Provincia investe sulla famiglia

La Provincia ci crede molto, anzi moltissimo, perché si tratta di un servizio di grande utilità sociale'': promozione piena per il Progetto Tagesmutter da parte del Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, che il 1 marzo in conferenza stampa ha presentato il primo corso sperimentale per la formazione di tagesmutter sul territorio di Lodi, ospitato dal convento di San Cristoforo, sala Chiostro, dal 2 marzo. In sostanza, grazie alla Fondazione Monsignor Lorenzo Dalponte di Trento, che curerà la fase formativa e alla cooperativa di Lodi ''Pronto Tagesmutter'', che si occuperà anche della parte organizzativa e gestionale del servizio, un gruppo di donne lodigiane che rispondono a particolari requisiti di affidabilità, che sono adeguatamente preparate e motivate e che mettono a disposizione la propria cosa per prendersi cura di massimo 5 bambini e ragazzi per volta (dai tre mesi ai 14 anni di età), si inseriranno nella rete dei servizi socio-educativi territoriali. Non in alternativa o in concorrenza rispetto alle strutture tradizionali come gli asili nido, ma per intercettare quella richiesta delle famiglie che oggi non ha ancora risposta, venendo incontro da un lato ai bisogni di chi non può prendersi cura dei propri figli in determinati orari della giornata e dall'altro alle donne-operatrici che in questo modo possono esercitare una professione riconosciuta, non in nero, regolarmente retribuita che può concorrere al reddito famigliare senza costringere le madri a lavorare fuori di casa o a loro volta a non prendersi cura dei propri bambini. E i costi? Accessibili: massimo 6,50 euro all'ora per bambino – con pacchetti scontati in base al numero e ai giorni di accesso al servizio -, che però si trasformano in redditi importanti per le operatrici che al netto arrivano a guadagnare anche più di mille euro quando sono a pieno regime. La garanzia? Il fatto che realtà come la cooperativa ''Pronto Tagesmutter'' non sono a scopo di lucro e dunque ciò che entra, al netto di tasse e contributi, rientra poi nelle tasche di chi lavora. Oggi nel Lodigiano sono già dieci le tagesmutter formate e operative, che insieme rispondono al bisogno segnalato da un centinaio di famiglie nei Comuni di Casaletto, Codogno, Santo Stefano e Lodi. Il corso al via permetterà di prepararne altre 14. ''Al corso stavamo già lavorando da qualche mese – ha spiegato il Presidente Foroni, che accanto a un contributo iniziale di tremila euro ha garantito l'impegno a reperire altre risorse da investire in formazione e nell'abbattimento ulteriore delle rette – anche perché non si tratta di un'iniziativa isolata, ma che fa parte di un percorso che come Amministrazione provinciale abbiamo avviato da subito per non focalizzare le politiche sociali solo sui bisogni dei singoli ma sull'intero nucleo familiare. Quella delle tagesmutter non è certo un'esperienza che nasce qui, ma dobbiamo anche essere bravi a copiare le cose che altrove funzionano bene. Si tratta di un'opportunità nuova per quei genitori che oggi non riescono a mandare i figli all'asilo e per tante madri è l'occasione di trovare un'occupazione dignitosa lavorando da casa e senza rinunciare a curare la propria famiglia''. Sulla stessa lunghezza d'onda l'Assessore alle Politiche sociali Mariano Peviani, che ha ricordato come questo progetto sia ''il nostro contributo concreto alla sussidiarietà sul territorio. Noi lavoriamo in questo modo e con questa attenzione ai bisogni delle famiglie; siamo contenti di aver trovato dei partner che fanno altrettanto''. Soddisfazione per il via dell'iniziativa è stata espressa anche dal Presidente della Fondazione Dalponte, Paolo Stefanini, e dalla Presidente della cooperativa ''Pronto Tagesmutter'', Belinda Gallarati.