Inquinamento del Brembiolo, nuovo allarme nella Bassa. E' accaduto nella tarda serata di lunedì 23 aprile a valle di Ossago Lodigiano, quando la vigilanza volontaria della Fipsas (i pescasportivi), allertata dai cittadini della moria di pesci e del cattivo odore che proveniva dall'acqua del Brembiolo, ha messo in moto le procedure previste in casi analoghi. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia Provinciale di Lodi che si è preoccupata di tenere sotto controllo la situazione e di avviare le verifiche sull'origine dell'inquinamento. Difficile quantificare con esattezza la quantità di pesce avvelenato, ma sicuramente si parla di svariate decine di chili e di danni gravi all'ecosistema in quel tratto del colatore. Pesci sono stati trascinati dalla corrente fino a Zorlesco. La pioggia battente di martedì mattina ha contribuito però al dilavamento della sostanza inquinante e alla pulizia delle sponde, riportando la situazione alla normalità.
Pattugliamenti della Polizia provinciale sono proseguiti per tutta la giornata del 24 aprile, ma non si è potuto risalire all'origine dell'inquinamento. Dai primi elementi dell'indagine è però certo che non si è trattato di un guasto al depuratore di Ossago o di sversamenti da impianti censiti e dei vicini allevamenti zootecnici. Più probabile che la sostanza, quasi certamente di natura organica (liquame a giudicare dalla colorazione dell'acqua registrata dai primi testimoni e dall'odore), sia stata rilasciata in acqua non da un punto di immissione permanente; potrebbe essersi trattato invece dello sversamento da una cisterna.