FORONI: “TRA SVENDERE IL TERRITORIO ED IL VALORIZZARLO, ABBIAMO SCELTO LA SECONDA OPZIONE”
“L’approvazione del PIA é motivo di soddisfazione grandissima – commenta il Presidente Foroni -, il giusto riconoscimento a un lavoro iniziato un anno fa e che ha visto la Provincia in prima linea nel suo ruolo di promozione, coordinamento, sviluppo e stimolo di progettualità che rappresenteranno una rivoluzione per il Lodigiano e sono destinate a cambiarne il volto. Dopo anni di soli annunci e parole, noi siamo finalmente qui a fare qualcosa di concreto per lo sviluppo del Lodigiano”.
Adesso comincia la fase di realizzazione dei singoli interventi, nella quale la Provincia continuerà ad essere di stimolo e coordinamento, per valorizzare l'ambiente, spingere sul turismo, preparare il territorio ad Expo e agli anni che lo seguiranno.
“Per lo straordinario risultato raggiunto devo ringraziare il personale dell'Ente, i dirigenti, la Giunta e naturalmente la Regione, in particolare il consigliere del territorio al Pirellone e vicegovernatore della Lombardia, Andrea Gibelli, per il suo insostituibile ruolo di stimolo ad andare avanti sulla strada giusta”.
CAPEZZERA: RISCRITTO IL DNA DEL TERRITORIO
“Avremmo portato avanti i progetti anche in caso di mancata approvazione del confinanziamento regionale”. E’ una “chicca” quella che l’Assessore alla Pianificazione territoriale, Nancy Capezzera, svela a margine della conferenza stampa. “Per dimostrare quanto vogliamo essere coerenti con le nostre azioni, avevamo già inserito tutti i progetti compresi nel PIA all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento”. Il che, tradotto in parole povere, significa che i progetti in un modo o nell’altro sarebbero comunque proseguiti. La rivelazione non è di poco conto: “di norma cosa succedeva? – prosegue l’assessore – Si chiedeva un contributo presentando un progetto come il più strategico che si fosse mai visto. Poi, se questo non veniva finanziato, finiva nel dimenticatoio. Come dire che tu stesso eri il primo a non crederci. Stiamo cercando di mutare questo tipo di mentalità: i contenuti del PIA sono il Dna di ciò che il Lodigiano vuole essere”.
BONESCHI: GRANDI CHANCES ANCHE PER L’AGRICOLTURA
“Chi, nel settore che rappresento, vorrà prendere al volo un treno così ricco, sappia che c’è posto e ci sono opportunità – esordisce l’assessore all’Agricoltura Matteo Boneschi – ma solo a precise condizioni”. Che l’assessore spiega: “lo diciamo dal giorno dell’insediamento, vorremmo un’agricoltura ancorata alla produzione di cibo e all’allevamento, ma se ciò non basta più per garantire reddito alle aziende, vorremmo vedere investimenti in campo agrituristico, nella produzione e nella vendita di prodotti tipici, nella realizzazione di un turismo professionale agricolo che, grazie al Parco Tecnologico e alle super aziende lodigiane, ci vede come un’università agricola a cielo aperto. Le altre derivazioni, a partire dalla produzione energetica, vanno bene se garantiscono il reddito alle aziende, ma se diventano preponderanti non aggiungono alcun valore al territorio”.A traino del suo intervento, Boneschi ha ricordato il percorso di rilancio del Consorzio dei Prodotti Tipici Lodigiani che la Provincia ha intrapreso e che darà i suoi primi frutti già da settembre.
PEVIANI: ORA ATTENDIAMO SEGNALI DALL’IMPRENDITORIA PRIVATA
Dalla Liguria, dove si trova per un breve periodo di ferie, l’assessore al Turismo Mariano Peviani non si limita all’hurrà per l’approvazione del PIA, ma apre subito il capitolo che ne deve conseguire: “fino ad oggi, come lodigiani, abbiamo pronunciato con timidezza la parola “turismo”, quasi schernendoci. Da oggi si entra nel concreto, perché 9 milioni di euro di investimenti fanno capire che il turismo esce dalla visione bucolica ed entra nella fase di attività economica, fonte di ricchezza, anche di business. L’appello è ai privati: il turismo è fatto di infrastrutture e di servizi. Alle prime pensiamo noi, ma da sole non servono se non accompagnate dai servizi: ma questi devono essere garantiti dal privato, il quale ne deve trarre reddito. Poi, il tutto, si potrà davvero promuovere con forza”.
TERRIZZI: UN ENTE CHE SA LAVORARE E PRODURRE
Soddisfatto per la “forte collegialità interna all'Ente e per quella dimostrata nei rapporti con le altre istituzioni del territorio”, il Direttore generale della Provincia, Luigi Terrizzi, annuncia che il bello arriva ora: “Si è lavorato tanto, ma bisognerà continuare a farlo, perché è il momento di realizzare concretamente tutti i progetti che abbiamo presentato. Intanto, però, è giusto godersi il momento, che testimonia di un ente pubblico che sa lavorare con standard elevati”.
Per la chiusura, la palla torna al Presidente Foroni, che riprende l’intervento della Capezzera (“cosa il Lodigiano vuole rappresentare”): “Una terra di valore e non una terra che chiede la carità quale area depressa. Una terra che nel dire “no” al saccheggio indiscriminato della logistica o alle discariche, non si limita a fare opposizione o a barricate, ma che propone alternative, la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente.