Due
esemplari di Pernice Rossa e un fucile da caccia Beretta cal.12, utilizzato per
il loro abbattimento. Questo il bottino di caccia sequestrato dagli agenti della
Polizia Provinciale che, insieme alle Guardie Giurate Venatorie hanno eseguito
nei giorni scorsi rigidi controlli a Cavenago d’Adda. “I controlli - spiega
l’assessore provinciale con delega alla caccia Matteo Boneschi – che sono stati
effettuati dietro segnalazioni sopraggiunte dalle Guardie Giurate Venatorie
dipendenti dell’Azienda Faunistica Venatoria “La Zerbaglia”, hanno portato alla
scoperta di due persone dedite all’attività venatoria, lungo il confine
dall’azienda faunistica, intenti a sparare agli esemplari di Pernice Rossa, la cui caccia è vietata per la legge dall’8 di
Dicembre di ogni anno in poi(Legge 11 febbraio 1992 n° 157, art. 18, comma 1°,
lett. A), B), C), D), ed art. 30, comma 1°, lett. H), e Legge Regionale del 02
agosto 2004 n° 17 art. 3, comma 3°)
Le
indicazioni delle Guardie Venatorie, infatti, segnalavano episodi di
bracconaggio in prossimità dell’impianto di biogas, nella località di cascina
Cantarane, a Cavenago d’Adda. Una vera e propria attività venatoria, per di più
con spari in direzione dell’impianto di biogas, con la possibilità di mettere
in serio pericolo l’incolumità del personale adibito al funzionamento
dell’impianto stesso.
Gli
agenti hanno dunque bloccato immediatamente i due cacciatori e sequestrato i
capi abbattuti di Pernice Rossa, cacciati al di fuori del periodo consentito,
mentre, l’autore dell’abbattimento è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Ad entrambi i cacciatori, invece, è stata contestata la
violazione amministrativa, per aver esercitato l’attività venatoria a meno di
cento metri da luogo adibito a posto di lavoro (impianto di biogas).