La Tem e la Provincia insieme sulle tracce del Bramante

E' stato illustrato nella mattinata del 12 marzo, nella piccola frazione di Comazzo, il progetto del restauro conservativo dell'Oratorio di San Biagio di Rossate, la cui storia è strettamente connessa a quella di San Pietro in Vaticano: la pianta dell'edificio del nord Lodigiano, attribuibile a Bramante o comunque alla sua scuola, sarebbe infatti la base sulla quale anni dopo l'architetto e artista costruì la basilica romana. Un filo rosso che verrà valorizzato dai lavori di recupero finanziati dalla Tangenziale Esterna Spa, tra le opere compensative della nuova autostrada milanese. All'incontro di Rossate (nel corso del quale è stato annunciato che grazie all'investimento di un milione di euro deciso da Tem e al via libera della Curia di Lodi, della parrocchia e della Sospintendenza ai Beni architettonici e paesistici della Lombardia, entro due anni la Chiesa verrà restituita al suo antico splendore) erano presenti anche il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, e l'Assessore alle Infrastrutture e ai Beni culturali Nancy Capezzera. Quest'ultima, nel suo intervento, ha ricordato, in veste sia di Vice Presidente del Centro Studi Bramanteschi sia di Assessore provinciale, che ''la Provincia di Lodi sta svolgendo un importante ruolo di controllo e di coordinamento in questa partita. L’opportunità del restauro di questo gioiello architettonico ci viene fornita da un'infrastruttura, la Tem, che nonostante sia molto discussa, permetterà da una parte di avvalerci di un'opera che faciliterà gli interscambi tra Lodigiano, Regione Lombardia e l’Italia intera, decongestionando il traffico, rafforzando la rete stradale nazionale e alleggerendo le attuali tangenziali milanesi; dall’altro permetterà di valorizzare, grazie al restauro conservativo, l’Oratorio di San Biagio di Rossate. Un aspetto, questo, che permette di caratterizzare e valorizzare luoghi di spiritualità e fede che spesso vengono abbandonati per mancanza di fondi – ha aggiunto l'architetto Capezzera -. La Tem, e la dimostrazione è quella odierna, andrà non solo a migliorare i tempi di percorrenza delle nostre strade ma imporrà, contemporaneamente, rigore nella pianificazione. Un progetto che non deve essere considerato come negativo ma, al contrario, come un'opportunità''. Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della Provincia, Pietro Foroni: ''E’ paradossale – ha aggiunto - che in questo momento storico di forte crisi economica, ci siano ancora perplessità sull’opportunità di realizzare un'opera come la Tem. In particolare qui in Lombardia, regione tra le più produttive del nostro Paese ma che ha la necessità di trovare nuove infrastrutture per interfacciarsi con il territorio circostante. Oltretutto, aggiungo, chi contesta non propone nemmeno soluzioni alternative. La Tem è sì un'opera invasiva, ma che grazie a una programmazione attenta cerca di inserirsi anche in una logica di salvaguardia del territorio che attraversa. La Provincia riconosce dunque l’importanza di quest’opera ma la nostra amministrazione ha, nel contempo, posto vincoli strettissimi alla sua realizzazione affinché venga concretizzata per la sua utilità, ma diventi occasione di lavoro e occupazione. Non va poi dimenticato – ha detto ancora Foroni - che la Provincia di Lodi, da sola, a causa delle ristrettezze economiche degli enti locali aggravate dalla politica del Governo Monti, non sarebbe stata in grado da sola di garantire il recupero artistico e architettonico di questo gioiello. La Tem, invece, grazie alle perequazioni e alle compensazioni, ha permesso di procedere sia con il restauro della chiesa bramantesca che con la realizzazione di una rete infrastrutturale fondamentale per il Lodigiano''. Foroni si è poi soffermato sul valore storico del restauro dell'Oratorio di Rossate: ''Testimonianze di cultura del territorio, come questa, vanno recuperate anche come investimento in vista dell’appuntamento con Expo 2015, ma soprattutto come tesoro di cui potranno godere le future generazioni''. Il recupero della Chiesa va poi inquadrato nell'ottica più ampia del progetto ambientale denominato ''Muzza-Rossate'', che Tangenziale Esterna Spa svilupperà con l'obiettivo di riqualificare tutta l'area limitrofa a San Biagio. Più nel dettaglio, l'intervento è incardinato sulla volontà di proiettare l'Oratorio al centro di un polo culturale e turistico collegato a un sistema di mobilità dolce garantita da nove chilometri di nuovi percorsi ciclopedonali e dal ripristino di tracciati esistenti. ''San Biagio e l'area adiacente vanno sicuramente recuperati al fine di allargarne conoscenza e fruizione all'intera Lombardia – ha detto Fabio Terragni, amministratore delegato della società incaricata di realizzare e gestire la tangenziale est esterna -. L'intervento ci permetterà inoltre di ribadire l'impegno profuso dalla nostra società nella valorizzazione dei molteplici pregi naturalistici, culturali ed enogastronomici espressi dal Milanese e dal Lodigiano''.