Quella di Lodi è una Provincia da ''tripla A'', la seconda più virtuosa nell'intero Paese, e per questo si vedrà alleggeriti a breve alcuni dei vincoli contenuti nella norma sul patto di stabilità. L'anticipazione arriva direttamente dal Presidente Pietro Foroni che mercoledì 4 aprile, incontrando i giornalisti per commentare il bilancio di previsione 2012 in approvazione nello stesso pomeriggio, ha rivelato che nel giro di una settimana il Ministero dell'Economia e delle Finanze pubblicherà il decreto che stabilisce la graduatoria degli enti virtuosi del Paese sui dati 2010 e 2011. Quattro sole saranno le Province che otterranno una premialità sul patto di stabilità, che non è stata ancora definita. L'unica cosa certa è che Lodi è in quel lotto, seconda solo a Bari e davanti a Sondrio e Vicenza.
''E' la conferma più autorevole e indipendente che il nostro è davvero un bilancio da ''tripla A'' – ha commentato Foroni riferendosi ironicamente ai giudizi delle agenzie di rating internazionali -. Ed è il giusto premio alle scelte che abbiamo fatto in questi anni, dopo aver ereditato nel 2009 dalla precedente Amministrazione provinciale lo sforamento del patto e il conseguente blocco della spesa. Senza far debiti, abbiamo rimesso i conti a posto, abbiamo tagliato, abbiamo razionalizzato e abbiamo scalato la classifica italiana, ottenendo una maggiore libertà di spesa sugli investimenti e finalmente la possibilità di pagare con maggiore tempestività le aziende che lavorano per noi. In quanto consisteranno questi vantaggi, lo sapremo però solo a pubblicazione del decreto avvenuta. Per ora possiamo manifestare tutta la nostra soddisfazione per il lavoro svolto, di cui ringraziamo anche la struttura provinciale e gli Assessori, che in questi anni si sono adeguati a scelte difficili. Lo aveva detto anche l'Assessore al Bilancio Cristiano De Vecchi che dopo il 2011, l'anno più difficile e complicato sotto il profilo economico, avremmo per così dire ''scollinato'' e che avremmo potuto guardare al 2012 con maggiore tranquillità''.
Proprio De Vecchi, in conferenza stampa con il Presidente, ha manifestato a sua volta grande soddisfazione per il risultato. E ha presentato altri indicatori dello stato in salute della Provincia di Lodi, condivisi, ha spiegato, ''con un osservatore terzo e imparziale come il Collegio dei revisori, che al di là di qualsiasi valutazione politica e di parte ha fotografato una situazione rosea, nonostante gli ultimi clamorosi tagli ai trasferimenti decisi dal Governo Monti. Da quando amministriamo la Provincia abbiamo mostrato sempre una grande attenzione alla spesa e alla riorganizzazione della macchina provinciale, che sta dando i suoi frutti''. Il confronto suggerito è quello con l'Amministrazione precedente, di centrosinistra. De Vecchi raffronta i dati dell'assestato 2008, quelli dell'assestato 2011 e le previsioni del 2012: l'autonomia finanziaria, cioè la capacità dell'ente di non dipendere solo dai trasferimenti statali, era del 76 per cento nel 2008, dell'81 per cento l'anno scorso e quest'anno addirittura del 91 per cento, dopo gli ultimi tagli del Governo; in sostanza, la Provincia di Lodi potrebbe stare in piedi quasi da sola, anche senza Roma, e non è merito dell'incremento di pressione fiscale: ''Non avevamo mai aumentato i tributi, lo abbiamo fatto solo dopo l'ultimo taglio di Monti, che ci ha costretto ad alzare la RcAuto', spiega Foroni'. Crolla anche l'indebitamento pro capite, che evidenzia il debito per ciascun lodigiano per i mutui in ammortamento: era del 146 per cento quattro anni fa, è del 130 oggi e scenderà nel preventivo al 126.