“Il Prefetto ha condiviso con noi l’importanza dell’argomento Poste e ci ha convocati per giovedì. Lo ringrazio per questa sua celerità e attenzione. In quella sede, ascolteremo le preoccupazioni dei nostri Sindaci e come sempre lavoreremo per tutelare gli interessi del territorio e dei suoi cittadini”. Il Presidente Pietro Foronicommenta la decisione del Prefetto Pasquale Gioffrè di riunire giovedì 5 aprile alle ore 10.30 a Palazzo di Governo l’Amministrazione provinciale e i sei Sindaci firmatari dell’appello con cui sabato scorso si chiedeva la mobilitazione contro il progetto di chiudere a giorni alterni gli uffici postali di Bertonico, Cavacurta, Corno Giovine, Mairago, Ossago Lodigiano e Villanova del Sillaro. Al tavolo siederanno anche i Sindacati e i rappresentanti della società Poste Italiane Spa.
“Ci siamo attivati subito aderendo all’iniziativa dei Sindaci e facendo sentire la nostra voce – ricorda il Presidente Foroni -. Ero certo che il Prefetto avrebbe convenuto sull’urgenza di affrontare una questione che è stata portata all’attenzione delle Amministrazioni locali con pochissimo preavviso, visto che le Poste vorrebbero introdurre quelle novità di orari e giorni di apertura già dalla metà di aprile. E’ stato anticipato come un progetto di razionalizzazione, mi sembra invece un drastico taglio del servizio. Cercheremo di capire le motivazioni di determinate scelte ma ricorderemo a Poste Italiane Spa che, nonostante una natura giuridica di tipo privatistico, è pur sempre una società controllata dal Governo e che dovrebbe preoccuparsi di assicurare servizi pubblici che rimangono essenziali. Non so se già nell’incontro di giovedì i rappresentanti delle Poste avranno la delega ad assumere decisioni, ma per quanto ci riguarda sarebbe opportuno sospendere ogni iniziativa di riorganizzazione in attesa di trovare soluzioni concordate con i Comuni e più rispondenti alle esigenze della cittadinanza”.
“Siamo molto soddisfatti della tempestività che Provincia e Prefettura hanno dimostrato raccogliendo le nostre preoccupazioni – commenta Davide Tei, Sindaco di Mairago e primo firmatario della lettera sottoscritta anche dai suoi 5 colleghi -. Auspichiamo che le nostre richieste di sospensione del progetto vengano accolte, perché davvero quanto è stato programmato rappresenta un brutto colpo per i nostri paesi e per l’intero territorio. All’incontro ci sarò io ma ci saranno anche tutte le altre Amministrazioni comunali coinvolte e che condividono il timore che le aperture a singhiozzo vengano nuovamente estese dopo che nel 2011 erano già state attivate in altre otto realtà del Lodigiano: Terranova dei Passerini, Valera Fratta, Corte Palasio, Crespiatica, Boffalora d’Adda, Cervignano d’Adda, Santo Stefano Lodigiano e a Casalpusterlengo nella frazione Zorlesco”.