Si è svolto nella mattinata del 5 aprile in Prefettura a Lodi il vertice convocato per discutere dell'ipotesi di ridurre giorni di apertura e orari degli sportelli postali in altri sei Comuni del territorio, dopo gli otto coinvolti dalla riorganizzazione di Poste Italiane nel 2011. In proposito, il Presidente della Provincia Pietro Foroni, subito pronto a recepire le preoccupazioni del Sindaci, ha dichiarato che ''su iniziativa del Prefetto e mia chiederemo la convocazione di un tavolo regionale, cui partecipino, oltre naturalmente ai rappresentanti del Lodigiano, anche la Regione Lombardia, l’Anci regionale e i vertici delle Poste in Lombardia, cui chiederemo una ricognizione dell’intera situazione degli uffici postali sul territorio, manifestando come già oggi quel senso di responsabilità che ci porterebbe a capire e a valutare con oggettività eventuali problematiche, ma a dire no a qualsiasi scelta calata dall’alto e semplicemente comunicata. Restiamo però del parere - ha proseguito Foroni - che il taglio al servizio rappresenti un passo indietro, anche rispetto all’ambizione che si continua a manifestare di voler guardare all’Europa. Siamo anche convinti che pur essendo una società di tipo privato, Poste Italiane Spa debba comunque farsi carico di servizi di pubblica necessità. Ribadisco la piena disponibilità dei rappresentanti del Lodigiano a discutere e a confrontarsi sulle scelte, ma non a subirle e basta, nel quale caso, per dirla in termini sindacali, si aprirebbe una fase di conflittualità tra Poste ed Enti locali”.