Lega: «Alla festa per l'Italia invitiamo gli austriaci e gli eredi di Garibaldi»

CORRIERE DELLA SERA
Lega: «Alla festa per l'Italia invitiamo gli austriaci e gli eredi di Garibaldi»
Il Carroccio fa ostruzionismo padano: 220 emendamenti tra revisionismo storico e semplice sberleffo

MILANO - «Il console austriaco o un suo delegato in rappresentanza della parte lesa». Nel comitato che dovrà organizzare le celebrazioni lombarde del 150esimo dell'Unità d'Italia non si potrà non trovare uno strapuntino anche per gli eredi di Cecco Beppe. La richiesta porta la firma del gruppo regionale leghista in un emendamento al progetto di legge bipartisan in discussione da oggi nell'aula del Pirellone. Ostruzionismo padano, tra revisionismo storico e semplice sberleffo. Celebrazioni per altro ridotte ai minimi termini, quelle lombarde, dopo la scure di Tremonti sulle finanze di casa. Un milione di euro o poco più. Diviso tra spese in conto corrente (che serviranno a finanziare le singole celebrazioni) e investimenti per avviare i restyling dei luoghi storici. Qualche esempio? L'ossario di Solferino, la torre mausoleo di San Martino, il museo internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere.

I lumbard del Pirellone non si limiteranno a votare no. Gli emendamenti allegati al progetto di legge dicono tutto: duecentoventi. Chiedono di rivedere i capitoli di spesa, di spostare le risorse dai festeggiamenti tricolori alle politiche culturali. Ma i consiglieri leghisti hanno lavorato anche di fantasia. Nello stesso comitato promotore, a fianco del console austriaco, dovrà per esempio sedere, «in rappresentanza della famiglia» anche «un discendente di Garibaldi». E poi «un rappresentante dei Kaiserjäger (i cacciatori imperiali austriaci ndr)» e uno «della Veneranda Fabbrica del Duomo». Ma l'emendamento più difficile da soddisfare sarà il numero 157. Nel solito comitato pro celebrazioni, dicono i leghisti, non potrà mancare «un residente ultracentenario presente all'epoca degli avvenimenti storici. Per ogni provincia lombarda».

Il consigliere Massimiliano Orsatti rivendica la crociata anti-risorgimentale: «Le sembra possibile buttare via soldi per organizzare qualche parata, mentre aumentiamo le tariffe dei treni per i pendolari?». Non basta. Secondo Orsatti, il progetto di legge è poco padano in tutti i sensi. «È burocratico, raffazzonato, farraginoso. Mancano venti giorni alla data clou e siamo in evidente ritardo. Altre regioni si sono mosse per tempo e hanno programmato le loro celebrazioni in modo serio. Noi ci siamo ridotti all'ultimo minuto con i risultati che tutti vedono». Oggi in aula sarà battaglia. Il Pd è già all'attacco. Fabrizio Santantonio (con il pidiellino Carlo Saffioti) è il primo firmatario della legge: «Quello della Lega è un atteggiamento irrispettoso e irresponsabile. Irrispettoso perché irride i valori, la memoria e il lavoro di tanti uomini e donne che si sentono a pieno titolo italiani. Irresponsabile perché in un momento delicato come questo mette in dubbio un principio cardine della nostra Repubblica e della Costituzione».

Andrea Senesi
22 febbraio 2011