“Tristezza, rammarico ma sopratutto preoccupazione: questo
quello che provo a seguito della decisione presa dagli esponenti del PD in
Consiglio regionale della Regione Lombardia di uscire dall’aula consigliare,
allineandosi, in questo modo, con gli esponenti della sinistra radicale di
“sinistra, ecologia, libertà”, mostrando, ogni giorno che passa, sempre più sintonia
e accomunanza di valori”. Cosi' il Presidente della Provincia di Lodi Pietro
Foroni, commenta la decisione degli esponenti del PD e Sel, in Consiglio
regionale lombardo, di abbandonare l’aula consigliare durante la votazione del
progetto di legge sulla presenza del crocifisso nelle sale regionali.
“E’ drammatico constatare l’abuso di
parole quali “laicità dello Stato” e “libertà di culto”, quando, invece, tali
osservazioni non vengono sollevate per l’utilizzo dei burqa o del chador
islamico, oppure, quando in alcune moschee e nei luoghi di culto islamico
vengono professati sentimenti di odio e violenza verso le civiltà occidentali.
La sinistra radicale, ormai, ha perso ogni visione della realtà. Utilizza
risorse e denaro pubblico per quelli che definisce “programmi d’integrazione”
piuttosto che destinarli ad opere sulla salvaguardia del territorio o a
politiche del lavoro. Rispondo così anche al consigliere Cavalli aggiungendo
che catastrofi come quelle di Genova si potevano evitare con il giusto buonsenso
ma, purtroppo, amministrazioni del centro-sinistra che da anni governano la
città hanno preferito spendere risorse pubbliche costruendo case per gli
immigrati piuttosto che pianificare ulteriori bonifiche dei torrenti e dei
fiumi. I risultati, drammatici, sono agli occhi di tutti. Il crocifisso
rappresenta un’identità culturale di assoluta importanza, verso la quale
milioni d’Italiani, se non la quasi totalità, si rispecchiano con sentimenti
d’identità e di vicinanza culturale. Non solo per i valori cristiani che esso
rappresenta, ma anche per la salvaguardia dell’identità culturale di principi
sovranazionali che rappresentano identità da difendere al di sopra di ogni
interesse politico o sociale. Il fatto, poi, che il Consigliere regionale PD
Santantonio, nel più completo disprezzo di questi valori, abbia preferito
abbandonare l’aula, dimostra ancora una volta la sua lontananza nei confronti
di un’identità culturale radicata in tutti noi, preferendo la difesa dei
diritti degli immigrati rispetto alla salvaguardia dei valori di chi magari
l’ha votato in rappresentanza e difesa dei propri ideali. Non mi aspetto una
comprensione dell’importanza di questi valori da Santatntonio o da Cavalli,
avendoli oramai scavalcati con il loro gesto, saranno i loro elettori che
sapranno regolarsi di conseguenza, consapevoli che i loro voti sono dati a
rappresentati politici che privilegiano le richieste delle comunità islamiche,
nascondendosi in una finta laicità, rispetto agli interessi di chi li ha
votati”.