“Le
nuove misure predisposte dalla Giunta Pisapia, atte a delimitare gli accessi
nel centro di Milano, la c.d. Area C, stanno interessando moltissimi cittadini
lodigiani”. Queste le parole del Presidente della Provincia di Lodi, Pietro
Foroni, il giorno dopo l’entrata in vigore dei criteri d’accesso nel capoluogo
lombardo attuate dalla Giunta di centro-sinistra Pisapia.
“I
nuovi provvedimenti, - spiega Foroni - nascono con lo scopo di disciplinare un
aspetto importantissimo per le nostre città: l’inquinamento e il traffico
urbano. Purtroppo, invece, i provvedimenti adottati, non affrontano il problema
reale e sono solo un modo per fare cassa. Eppure, un problema così importante,
avrebbe meritato maggiore considerazione, ma soprattutto un maggior senso di
responsabilità da parte di chi è stato chiamato a governare la Città. Ci si
nasconde dietro un referendum cittadino, che tale, invece, non lo è mai stato,
per i suoi criteri costitutivi ma soprattutto perché l’esito non trasferiva
nessun potere tout court, ma solo un semplice atto d’indirizzo programmatico.
Il centro del capoluogo lombardo è crocevia d’interessi di un’intera Regione, e
come tale è patrimonio non solo dei milanesi che ci vivono, ma di tutti i
pendolari, lavoratori, studenti che quotidianamente fanno la spola nell’area
metropolitana”.
“Oggi,
invece tutti i lodigiani interessati, e sono tanti, si trovano a combattere con
una doppia tassa: quella dei 5 euro giornalieri per il transito, che vanno di
pari passo con l’aumento delle tariffe dei mezzi pubblici milanesi. Eppure, era
stato spiegato all’amministrazione comunale di Milano, che questo non avrebbe
abbassato l’inquinamento, ma lo avrebbe solo spostato nelle aree adiacenti,
come quelle periferiche. Per convincerci, ci sono stati indicati esempi
analoghi adottati a Londra. Purtroppo, però, – conclude il Presidente Foroni - i dati del Ministero della Salute Britannica
confermano che non vi è stato nessun miglioramento dall’adozione di quelle
misure”.