da il cittadino "quotidiano del lodigiano"
MOMENTO DELICATO PER IL CARROCCIO, IL SEGRETARIO: «NESSUNA SPACCATURA, MA IL “CERCHIO MAGICO” HA CREATO QUALCHE PROBLEMA»
“Straunita”. Guido Guidesi, segretario provinciale della Lega nord, utilizza proprio questa parola per descrivere lo “stato di salute” del movimento
all’indomani di un direttivo importantissimo. Importantissimo per le questioni sul piatto, non ultima la faccenda Bossi Maroni, a un diktat del capo è
seguita una pace, ma l’impressione è
che la base sia in fermento. «Abbiamo
una posizione molto solida e unita su
tutto», precisa Guidesi, il quale considera i congressi passati e futuri come
un fondamentale strumento di con fronto tra militanti.
E se l’ex ministro dell’Interno davanti
alle telecamere di “Che tempo che fa”
ha sottolineato di aver ricevuto molti
attestati di stima e inviti per comizi,
Guidesi commenta: «Tutte le nostre sezioni avrebbero piacere ad avere Maroni come ospite, per cui abbiamo deciso
di sintetizzare tutte le richieste e di invitarlo a un grande appuntamento provinciale che stiamo organizzando». Ma
se qualcuno ha intenzione di “bollare”
la Lega lodigiana come “maroniana”,
il segretario precisa: «Il territorio sostiene la Lega, ci sarà presto chiarezza
ed è quello che tutti chiedono, se qualcuno pensa che il dibattito interno possa di
ventare causa di
spaccature si sbaglia
di grosso, ci rafforzeremo perchè non c’è
nessuna frattura nella base. Maroni si è
fatto interprete di alcune richieste che sono anche quelle della
base, per cui sono anche le nostre».
E rincara la dose, facendo capire che non esiste nessuna Lega senza Bossi e Maroni e facendo intuire che forse è arrivato il
momento di “togliere di torno” coloro
che sono invisi a tutto il partito: «Non
c’è dualismo tra Bossi e Maroni, se
qualcuno pensa sia una competizione
si sbaglia di grosso. A parer mio il cosiddetto “cerchio magico” qualche problema di troppo l’ha creato. Poi, per
quanto ci riguarda, non c’è Lega senza
Bossi, Maroni e Giorgetti, di questo
siamo certi perchè nonostante le interpretazioni giornalistiche non stiamo
parlando di spaccature, ben presto i fatti confermeranno le mie certezze. Saremo tutti insieme e speriamo a breve
con qualche influenza negativa in meno». Il “rebus” delle alleanze in vista delle
elezioni amministrative deve ancora
essere sciolto, quest’anno si apriranno
le urne di uno dei comuni più importanti sul territorio, Sant’Angelo Lodigiano. La Lega “ballerà da sola”? «Non
abbiamo ancora deciso dice Guidesi ,
di certo se il Pdl a livello nazionale continua a sostenere un governo che si è
abbattuto sulla gente del Nord con tasse infinite e taglio delle pensioni, credo
si debba fare una riflessione al di là del
nostro ambito territoriale. Ribadisco
che dove amministriamo insieme dobbiamo pensare a fare il bene della gente, attuando il programma con cui ci
siamo presentati,
per cui arriveremo a
fine legislatura tranquillamente e lavorando». Come in
Provincia. Dopo il susseguirsi delle polemiche dal
“no” all’arresto del deputato Pdl Nicola Cosentino accusato di avere presunti legami con la mafia ai soldi investiti in Tanzania , l’umore dei militanti
sembrava propendere verso la delusione. Guidesi rassicura gli scettici: «I nostri militanti hanno dimostrato maturità e senso di responsabilità, quando
siamo insieme mi sento in famiglia,
tra di noi ci si confronta tanto ma la cosa che non manca mai, oltre al senso di
appartenenza, è la voglia di aiutarsi:
quando uno di noi ha bisogno, gli altri
ci sono sempre». Insomma, i lumbard lodigiani sono
convinti di poter superare questo momento che sembra essere cruciale per
la sopravvivenza del movimento. «Lo
supereremo perchè la base è “straunita” e perchè siamo tutti qui con un
obiettivo e un ideale concreto, vi sorprenderemo positivamente. Ci sono
stati momenti molto più difficili ma li
abbiamo sempre superati in scioltezza,
spesso lo abbiamo fatto attraverso un
congresso. Piuttosto pensiamo a domenica, andremo tutti a manifestare a Milano contro questo governo che doveva
far miracoli e invece altro non ha fatto
che massacrarci di tasse».