Si è riunito questa mattina a Milano, presso la sede
del Consiglio Regionale della Lombardia, il “Consiglio delle Autonomie Locali”
(CAL). Presente all’incontro, insieme a numerosi Presidenti di Provincia e
Sindaci dei Comuni della Lombardia, anche il Presidente Pietro Foroni, che è
altresì membro dell'ufficio di Presidenza CAL.
"Nella riunione di oggi - spiega il Presidente Foroni
- il Consiglio di CAL, ha deliberato all'unanimità di chiedere alla Giunta
regionale la proposizione del ricorso per illegittimità incostituzionale delle
disposizioni contenute nell'art. 23 della Legge 114 del 2011 e di affidare
mandato al Presidente di CAL, Guido Podestà, di trasmetterne la delibera al
Governatore Formigoni. Le nostre motivazioni – spiega ancora Foroni –
ampiamente sostenute da tutti, sono le medesime di quelle che stiamo portando
avanti anche come UPL e UPI. E’ del tutto evidente, quindi, la piena
condivisione dei principi che vedono la violazione della Costituzione negli
articoli 114, 117 e 118, essendo le Province Enti locali di Governo,
espressamente previsti nella Carta costituzionale e non modificabili nella
struttura, come invece previsto nella Legge 214, in enti di secondo grado, con
mere funzioni di coordinamento delle attività proprie dei Comuni. Il Consiglio,
inoltre, è stato concorde nel ritenere che non sussistono in alcun modo le
ragioni di necessità e di urgenza che giustificano il ricorso alla decretazione
da parte del Governo, e comunque, altresì impossibile modificare con legge
statale ordinaria quanto disposto dalla Costituzione. Per quanto riguarda,
invece, il commissariamento previsto nei confronti delle Province che andranno
al voto nel 2012, questo, inciderebbe sia sull'autonomia degli enti stessi che
sul diritto dei cittadini di eleggere democraticamente gli organi provinciali”.
“Se il Consiglio di CAL è approdato all’unanimità ad
un risultato come questo, - conclude Foroni - significa che non solo tutte le
Province ma anche i tutti i Comuni, a prescindere dal colore politico, hanno
ritenuto fondamentale ed opportuno chiedere a Regione Lombardia d’intervenire
su una legge palesemente incostituzionale, che mina la democrazia stessa e che
avrebbe pesanti ripercussioni sia verso i Comuni che per le Regioni. Il 31
Gennaio tutte le Province convocheranno Consigli provinciali aperti, in tale
occasione, auspico che ci possa essere una grande partecipazione di sia
cittadini lodigiani che di Sindaci del nostro territorio, per approfondire
insieme le conseguenze che deriverebbero da una decisione come quella che il
governo Monti vuole legittimare”