Il Premio Barbarossa a tre lodigiani illustri


Davanti a una sala gremita Daniela Villa, Antonio Baietta e Gustavo Galmozzi hanno ricevuto il Premio Barbarossa 2012, il riconoscimento che la Provincia di Lodi e l'associazione ''Poesia, la Vita'' riservano ai lodigiani illustri. Come ha ricordato nel suo saluto iniziale la presidentessa del sodalizio culturale, Laura De Mattè Premoli, anche quest'anno la scelta è caduta su personalità che ''incidono profondamente nella vita socio scientifica del territorio''. Daniela Villa ha costruito insieme al marito, dal nulla, il marchio dell'Erbolario, oggi affermata ''griffe'' internazionale nel campo della cura del corpo e della casa; Antonio Baietta, presidente della Cooperativa Santangiolina e di Coperlat, ha speso la sua vita nel mondo degli allevatori, lavorando ad aggregazioni che hanno segnato la storia del settore; Gustavo Galmozzi, medico di grande umanità e preparazione scientifica, è da un decennio direttore scientifico dell'Istituto per la Cura e lo Studio dei Tumori di Milano. Gli ultimi di una lunga, lunghissima serie di personalità che hanno fatto grande il territorio e ricordate nel suo intervento dal direttore del quotidiano ''Il Cittadino'', Ferruccio Pallavera, che ha raccontato con sapienza e coinvolgimento il ruolo che spesso Lodi ha svolto in vicende di respiro nazionale e internazionale.
''Mi piace vedere queste sale aperte alla società civile – ha commentato il Presidente della Provincia, Pietro Foroni, cui venerdì 20 aprile è toccato il compito di fare gli onori di casa -, soprattutto in un'occasione come questa, per l'assegnazione di un premio che rappresenta l'orgoglio lodigiano. Oggi riconosciamo che la nostra è una realtà viva e forte, nella quale i tanti che si dedicano con passione e impegno al loro lavoro sanno raggiungere risultati importanti al di fuori dei nostri confini. Sono esempi decisivi, soprattutto in momenti di crisi come l'attuale. Ci insegnano – ha concluso Foroni – a valorizzare quello che siamo''. ''Questa sala gremita – ha spiegato invece il Sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini - rappresenta il segno dell'importanza di questo premio, che rappresenta la nostra terra''.
Alla cerimonia hanno presenziato anche il Vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi, e il Prefetto, Pasquale Gioffrè.

Caccia, convocate le assemblee dei due ATC provinciali L’Assessore Boneschi: “Occasioni importanti di confronto”


Si riuniranno nell’arco di cinque giorni le assemblee degli Ambiti Territoriali di Caccia della Provincia di Lodi, chiamate ad approvare il bilancio 2011L’appuntamento con l’ATC Laudense Nord, che ha competenza su un’area di 50.777 ettari (il 64% del territorio), è alle ore 9.00 di domenica 22 Aprile presso il Cupolone di Sant’Angelo Lodigiano, mentre per il Laudense Sud (competente su 28.149 ettari, il 36% del territorio) la convocazione è per le ore 21.00 del 27 Aprile presso l’auditorium della Parrocchia dei Cappuccini a Casalpusterlengo. “L’auspicio è che per entrambi gli ATC le assemblee si svolgano in modo proficuo e costruttivo – dichiara l’Assessore alla Caccia della Provincia di Lodi, Matteo Boneschi -. Appuntamenti come questi rappresentano un’occasione importante di confronto tra Comitato e soci, pur dovendo restare il dibattito limitato agli argomenti iscritti all'ordine del giorno. E in questo caso, essendo l'argomento principale l'approvazione del bilancio, non ho dubbi che i soci voteranno secondo coscienza e lasciando da parte ogni valutazione che non sia la correttezza o meno del bilancio stesso”.
Boneschi prosegue ricordando il ruolo decisivo degli ATC: “E’ attraverso gli Ambiti che si realizza il legame del cacciatore col territorio, si attiva la sua partecipazione e se ne matura la piena responsabilizzazione; la sua presenza attiva e continuativa in un’area limitata permetta infatti una conoscenza diretta del territorio, una migliore sorveglianza contro il bracconaggio e favorisce, anche per motivi logistici, un’azione positiva sulla natura nel suo complesso, attraverso interventi di miglioramento ambientale. Le attuali dimensioni degli ATC in cui è suddivisa la nostra Provincia consentono ai cacciatori di contribuire a creare quelle buone condizioni affinché la fauna possa vivere e riprodursi; partecipano direttamente e spesso in forma volontaristica allo svolgimento di numerose attività tra cui le ricognizioni del territorio per valutare la consistenza faunistica, le catture nelle zone di ripopolamento e cattura, il rilascio sul territorio della fauna selvatica catturata, nonché operazioni di posizionamento delle tabelle di delimitazione degli istituti. E’ possibile inoltre attraverso gli ATC – dice ancora l’Assessore alla Caccia - un contatto diretto con i circoli e le sezioni locali dei cacciatori, da cui si raccolgono anche indicazioni e suggerimenti. E l’approvazione del bilancio annuale rappresenta un passaggio fondamentale nell’attività di gestione venatoria territoriale”.

GLI ATC SECONDO LA LEGGE
La materia venatoria è disciplinata dalla legge quadro statale n. 157/1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e l’Ambito Territoriale di Caccia rappresenta uno dei perni della riforma: è attraverso questo istituto, infatti, che si deve realizzare in concreto la programmazione dell’attività venatoria. Il regime di caccia programmata si basa su una presenza predeterminata di cacciatori, legati al territorio ed impegnati nella sua gestione: il prelievo venatorio è infatti commisurato alle risorse e richiede quindi un’analisi delle potenzialità ambientali e censimenti annuali della fauna selvatica.
Per poter svolgere utilmente le attività di cui sopra gli organi direttivi degli ATC godono di una autonomia finanziaria che permette la gestione delle risorse per il conseguimento degli scopi di cui al comma XI dell’art. 14 della legge n. 157/1992. La normativa prevede anche gli ATC quali enti dotati di organi direttivi ai quali sono demandate determinate funzioni amministrative in materia di gestione faunistica del territorio. Il Presidente ha legale rappresentanza dell’ATC, sovraintende ai compiti di istituto e assicura l’osservanza delle norme di legge, dello statuto e dei regolamenti e l’esecuzione delle decisioni degli organi sociali, convoca e presiede l’assemblea dei cacciatori iscritti ed il Comitato di gestione.
L’assemblea dei cacciatori, composta da tutti i soci ammessi all’esercizio venatorio all’interno dell’Atc e in regola con il pagamento delle quote associative, viene convocata e presieduta dal Presidente per deliberare sugli argomenti sottoposti al suo esame dal Comitato di gestione. In particolar modo spetta all’assemblea dei cacciatori l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, approvare lo statuto e sue eventuali modifiche, avanzare proposte e iniziative al Comitato di gestione, sulle quali lo stesso dovrà esprimersi con atto deliberativo.
In particolare modo i due Comitati di gestione laudensi, sulla base delle indicazioni contenute negli strumenti pianificatori (come il Piano Faunistico Venatorio), garantiscono la promozione e l’organizzazione delle attività di ricognizione delle risorse ambientali e della consistenza faunistica, la programmazione degli interventi di miglioramento degli habitat attraverso l’erogazione di incentivi economici ai proprietari dei fondi per attività legate allo sviluppo della fauna selvatica, l’approvazione di convezioni e protocolli d’intesa con l’Amministrazione pubblica per la gestione e il coordinamento di territori, o con gli istituiti di gestione faunistica venatoria avvalendosi della collaborazione di tecnici faunistici. Garantiscono anche la gestione delle procedure d’iscrizione e rinnovo dei cacciatori/soci, e la predisposizione dei bilanci, sui quali il collegio dei revisori dovrà vigilare attestando la corrispondenza finanziaria.

L’ATTIVITA’ NEL 2011
Sulla base dei programmi trasmessi alla Provincia di Lodi e di quanto sopra riportato, nel 2011 i Comitati di gestione hanno garantito le seguenti attività:
-       Immissioni di selvagginalo scopo e l’entità delle immissioni varia in funzione della tipologia territoriale e dell’esigenza di rendere disponibile al cacciatore un carniere soddisfacente, relativamente alla piccola fauna stanziale. I soggetti utilizzati nelle immissioni derivano sia da allevamento, sia da catture effettuate nelle Zone ripopolamento e cattura o nei Centri di produzione di fauna selvatica. In particolar modo i piani d’immissione degli ATC provinciali riguardano lepre e fagianoL’ATC Nord per il 2011 ha immesso: 637 lepri (di cui 217 provenienti da catture nelle zone di ripopolamento e cattura, 420 di acquisto provenienza estera), 18.570 fagiani (di cui 1.500 da riproduzione, 15.570 di 90 -120 giorni, 1.500 da integrazione pronta caccia). L’ATC Sud per il 2011 ha immesso: 495 lepri (di cui 99 provenienti da catture nelle Zone di ripopolamento e cattura, 162 di acquisto provenienza estera, 234 di allevamento dell’ATC), 10.370 fagiani (di cui 7.670 di 120 giorni, 2.700 pronta caccia). Per le immissioni dei fagiani gli l’ATC usano le zone rosse (zone di rifugio ed ambientamento) che danno la possibilità di mantenere il più a lungo possibile la selvaggina sul territorio, offrendo opportunità di prelievi duraturi nel tempo. Da ricordare poi che nel 2011 in entrambi gli ATC sono stati rilasciati 184 leprotti  nelle zone di ripopolamento e cattura della Provincia, provenienti dal Centro di riproduzione della fauna selvatica provinciale.

-       Censimenti Ambientali e Faunistici : i censimenti, nell’ambito della revisione del Piano faunistico venatorio riguardano le seguenti specie: lepre comune, coniglio selvatico, silvilago, volpe: in questo caso sono stati eseguiti censimenti autunnali e primaverili ai fini della programmazione delle catture e del ripopolamento del territorio a gestione programmata. Le aree di monitoraggio interessate sono le ZRC, altresì è stato eseguito un censimento a fine stagione venatoria 2010-2011 per verificare le consistenze della specie sul territorio a gestione programmata. Fagiano e starna: sono stati eseguiti un censimento primaverile al canto ed estivo con cani per verificare le presenze della specie sul territorio. Le aree di monitoraggio interessate sono le Zone di ripopolamento e cattura. Corvidi: sono stati eseguiti censimenti con conteggio dei nidi su area o lungo percorsi campione, in due fasi: durante i mesi invernali, in assenza di copertura fogliare, per poter discriminare tra nidi di cornacchia e nidi di gazza, e in questo modo è stato possibile ottenere mappaggi dei nidi presenti nelle aree di interesse; i censimenti si sono ripetuti in primavera per verificare che i nidi fossero effettivamente attivi.


-       Interventi di miglioramento ambientale: nel 2011 gli Ambiti hanno programmato interventi di miglioramento ambientale per l’incremento della fauna selvatica sul proprio territorio, con convenzioni stipulate con gli agricoltori, per una cifra pari a 30.241 euro (di cui 16.673 ATC Nord e 13.568 ATC Sud). Nel mese di marzo 2012 è stato firmato un protocollo d’Intesa tra la Provincia di Lodi e gli Atc per la realizzazione di interventi di miglioramento ambientale nelle Zrc. Sono stati definiti i tipi di intervento realizzabili con la relativa stima di costo, che la Provincia si è impegnata a finanziare. Tutti gli interventi di miglioramenti ambientale dovranno seguire le regolamentazioni delle disposizioni di legge; gli Ambiti trasmetteranno alla Provincia il programma di interventi entro il 30 giugno 2012. “La gestione attuata ha consentito di sfruttare in modo differenziato le risorse faunistiche a disposizione del mondo venatorio, attraverso anche l’emanazione di provvedimenti a tutela del patrimonio faunistico, quali l’applicazione di giornate fisse di caccia durante le prime quattro settimane della stagione venatoria 2011/2012 o l’applicazione di  un carniere stagionale per le specie fagiano e lepre. Gli Atc, infine – conclude l’Assessore Boneschi - hanno affinato la propria politica gestionale in termini di efficacia, avvicinandosi agli indirizzi di programmazione provinciale”.

Terzo SMART del 2012 nel Lodigiano, 25 i posti di controllo sul territorio L'Assessore Boneschi: ''Lavoriamo per garantire strade sempre più sicure''

Dalle ore 18.00 di sabato 14 aprile alle ore 01.00 di domenica 15 aprile 2012nell'ambito del progetto “SMART" in materia di sicurezza urbana, in collaborazione con le Polizie Locali dei Comuni aderenti, si è svolto il terzo evento Smart degli undici programmati nell’anno 2012, nonostante le condizioni atmosferiche avverse caratterizzate da pioggia a tratti intensa.
Nel corso dello Smart sono stati effettuati servizi preventivi di polizia stradale riguardanti il rispetto dei limiti di velocità, ed altri comportamenti di particolare rilievo per la sicurezza stradale, oltre ad attività di controllo sul commercio, ambientale e ittico-venatorio.
Come nei precedenti servizi, per le comunicazioni è stata utilizzatala la centrale operativa del Consorzio di Polizia Locale Nord Lodigiano, dove la FIRCB-SER (associazione di volontariato specializzata in telecomunicazioni) ha fornito l’assistenza tecnica per la gestione degli apparati radio. Le pattuglie hanno potuto, quindi, operare avendo a disposizione un’unica centrale operativa che ha messo in comunicazione contemporaneamente tutta la provincia.
Anche questa volta si è contato sull’ausilio di N. 5 pattuglie del Servizio Volontario di Vigilanza della Provincia di Lodi che hanno assicurato supporto logistico/tecnico alle pattuglie sul territorio ed effettuato controlli in materia ittico-venatoria ed ambientale.
Complessivamente le pattuglie di Polizia Locale dislocate sul territorio provinciale sono state 16 ed hanno partecipato all’operazione n. 34 operatori di Polizia Locale, 15 Guardie Volontarie del Servizio Volontario di Vigilanza della Provincia di Lodi per ausilio tecnico, oltre al personale volontario della FIRCB- SER.
In totale hanno partecipato n. 17 Comandi/Servizi di Polizia Locale rappresentativi di 28 Comuni Lodigiani e 3 Comuni del Milanese:

Provincia di Lodi
Consorzio P.L. Nord Lodigiano (per Comuni di: Casalmaiocco, Cervignano, Comazzo,Crespiatica, Galgagnano, Merlino, Montanaso Lombardo, Tavazzano con Villavesco e Colturano (MI))
Lodi
Camairago
Casaletto Lodigiano
Casalpusterlengo
Codogno
Cornegliano Laudense (in convenzione con Massalengo ed Ossago Lodigiano)
Graffignana
Guardamiglio
Maleo
Mulazzano (in convenzione con Dresano e Vizzolo (MI))
Secugnago
San Martino in Strada
San Rocco al Porto
Turano Lodigiano (in convenzione con Bertonico, Cavacurta, Terranova dei Passerini)
Zelo Buon Persico

I risultati conseguiti:

posti di controllo: 25
veicoli controllati 180
persone identificate 164
violazioni al C.d.S. 35 di cui

  • 1 per velocità pericolosa,
  • 2 per sorpasso non consentito,
  • 1 per mancato utilizzo cinture di sicurezza,
  • 1 guida con uso di cellulare,
  • 2 per mancato rispetto della segnaletica
  • 1 uso di luci improprie (azzurre)
  • 1 mancanza documenti
  • 20 divieti di sosta,

patenti ritirate 3 (1 per mancato rinnovo, 1 per circolazione con patente sospesa, 1 per sorpasso in zona di intersezione)
autoveicoli sottoposti a fermo 1 (per guida con patente sospesa)
carte di circolazione
segnalate per mancata revisione 4
controlli etilometrici 9 (tutti con esito entro i valori consentiti).

''Ancora una volta con il coordinamento della Polizia Provinciale – è il commento dell'Assessore alla Sicurezza di Palazzo San Cristoforo, Matteo Boneschi – grazie allo Smart si è garantito un controllo puntuale e diffuso del territorio, in un giorno e in un orario normalmente sempre molto critico per la sicurezza stradale. Quest'anno sono già tre i servizi Smart svoltisi nel Lodigiano, a tutela dei nostri concittadini e di un uso corretto delle strade. Ringrazio per questo tutti gli operatori coinvolti, le forze di polizia e i volontari impegnati, oltre alle Amministrazioni locali che continuano a lavorare con noi per garantire un Lodigiano sempre più sicuro''.

La Provincia dice basta a un uso indiscriminato del territorio


“Con il protocollo che firmiamo oggi, la Provincia di Lodi fa la scelta di essere presente sul tema del consumo del suolo, e di esserci insieme a soggetti qualificati e di esperienza. Di qui proseguiamo in un percorso che da un lato è di crescita culturale e attiene al ruolo e alle responsabilità delle istituzioni in questo campo, dall’altro è invece di analisi e sperimentazione, che deve aiutare a formare una strategia sui temi affrontati per mettere in pratica una politica di sviluppo rispettosa di determinate indicazioni”. Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi, ha presentato così il nuovo protocollo d’intesa tra Palazzo San Cristoforo e l’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), in qualità di ente cofondatore del Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo (CRCS),firmato il 12 aprile a Lodi. “L’obiettivo di questo lavoro che è in continuità con quanto già svolto in passato in collaborazione con lo stesso Ente – ha aggiuntol’Assessore provinciale alla Programmazione territoriale Nancy Capezzera – non è quello di dire no alle trasformazioni del Lodigiano, ma piuttosto di perseguire una trasformazione pensata, condivisa e perequata. Volendo ragionare per slogan, il motivo di fondo di questa intesa è che “il suolo è bene comune”, e come tale va interpretato, pensato e gestito. E allora, diventa necessario passare da una logica burocratica della programmazione territoriale a una dimensione più complessa e completa, che valorizzi gli elementi identitari dell’ambito in cui si opera e privilegi interventi che devono essere motore di sviluppo e qualificazione, che devono cioè lasciare “qualcosa” sul territorio”. Perché, ha aggiunto ancora l'Assessore Capezzera, "il suolo lodigiano è già stato abbondantemente maltrattato nel passato e noi vogliamo dire basta al degrado urbanistico e architettonico della nostra terra".
Tanti gli elementi che grazie alla collaborazione con il CRCS andranno a comporre il quadro del Lodigiano, che fin qui ha dato e subito tanto sul fronte del consumo del suolo, soprattutto perché inserito in un sistema infrastrutturale fagocitante, caratterizzato da elementi esistenti, ha spiegato ancora l’Assessore Capezzera, “come la Tav e l’autostrada, e da altri potenzialmente aggressivi come Tem e BreBeMi, rispetto ai quali si è però già tentato un approccio diverso, di partecipazione al percorso autorizzativo e progettuale, con un’attenzione paesaggistica e ambientale e un processo risarcitorio che ha camminato di pari passo con quello di penalizzazione”. Del resto non è, a differenza di quanto si possa pensare, l’edilizia la maggior responsabile del consumo di suolo. Va infatti riscontrato che il solo attraversamento della linea ad alta velocità ferroviaria, la Tav, nel territorio provinciale pesa per ben 265 ettari, di fatto il 20% dell’intero consumo di suolo registrato tra il 1999 e il 2007. Più in generale, per quanto riguarda il Lodigiano il 53% del consumo di suolo è avvenuto per aumento di zone industriali, commerciali e infrastrutturali, il 25% per aumento di zone estrattive, cantieri, discariche e terreni artefatti e abbandonati, il 6% per aumento di zone verdi artificiali non agricole e solo il 16% per aumento di zone urbanizzate di tipo residenziale. “D’altro canto, il Lodigiano può vantare caratteristiche importanti, vere e proprie potenzialità da tenere presenti per ideare la sua “mission” futura – ha chiarito il Presidente Foroni -: è infatti una terra d’acqua, dove si trova la foce dei più importanti fiumi lombardi come l’Adda, il Lambro, il Serio; l’87% del nostro territorio è ancora rurale, rappresentando con ciò un’unicità nel panorama regionale. L’urbanistica deve tener conto di tutti questi aspetti e anche di molti altri, perché è un processo che si caratterizza per la sua durata e può diventare risorsa soltanto se viene connaturato a elementi di condivisione, dialogo e mitigazione dell’impatto, attraverso un monitoraggio costante, che duri nel tempo. Esistono regole e norme da cui partire, certo, ma si tratta di dati di riferimento; la positività di una programmazione territoriale dipende dal grado di partecipazione di un progetto, in sinergia con le istanze locali e con chi, come il CRCS, può darci indicazioni e feedback precisi e costanti”.
Come detto, il protocollo d’intesa deliberato dalla Provincia di Lodi punta a operare lungo due filoni di attività. Il primo riguarda la comunicazione, la divulgazione, la formazione e la partecipazione: dopo la sottoscrizione e l’illustrazione odierna, fra aprile e maggio è programmata la presentazione del Rapporto nazionale 2011 a Milano, cui la Provincia di Lodi parteciperà e sarà di fatto protagonista. Nel prossimo autunno, il percorso porterà all’organizzazione di un convegno a Lodi con la presentazione e la discussione del Report provinciale sul consumo del suolo.
Il secondo filone riguarda invece le attività di analisi e sperimentazione: in più appuntamenti, nei prossimi mesi un gruppo di lavoro composto da tecnici delle due strutture elaborerà e raffinerà il Report provinciale, per arrivare a un monitoraggio a fine settembre che contempli il bilancio del lavoro svolto e l’attivazione di un approfondimento che nella parte finale dell’anno sarà oggetto anche di un focus analitico e interpretativo.
“Tutto questo lavoro – hanno concluso Presidente e Assessore – dimostra l’attenzione e la responsabilità con cui questa Amministrazione provinciale ha sempre affrontato e intende continuare a fare il tema decisivo della programmazione del territorio, della costruzione di una sua “mission” e più in generale della sua tutela”. Un salto culturale chiesto anche a tutte le Amministrazioni locali lodigiane.  "Troppo spesso - il chiaro messaggio delPresidente Foroni - i Comuni predicano in pubblico e nei convegni il contrario di quello che poi mettono in pratica. E' ora di dire basta".

Sono 34 le Guardie Ecologiche Volontarie lodigiane promosse al corso


L’Assessore Boneschi: “Saranno le nuove sentinelle dell’ambiente”

Dal mese di  settembre al mese di  dicembre 2011, presso l’I.T.I.S “Volta” di Lodi si è svolto il corso di formazione per le aspiranti Guardie Ecologiche Volontarie organizzato dalla Provincia di Lodi, dal Parco Adda Sud e dal Comune di Lodi. Nelle ultime settimane, in due diverse sessioni a conclusione del corso, si è riunita presso la sede della Provincia la Commissione Regionale per la valutazione degli aspiranti che hanno sostenuto gli esami finali per l’ottenimento dell’abilitazione alle funzioni di G.E.V. In totale gli aspiranti che si sono presentati per sostenere l’esame sono stati  42, di cui 7 non sono risultati idonei e uno, idoneo, ha successivamente rinunciato.
Aderendo per quanto possibile alle preferenze già espresse da ogni G.E.V., al Parco Adda Sud sono stati assegnati 12  volontari, al Comune di Lodi 6, mentre alla Provincia di Lodi ne sono stati assegnati 16, di cui 7 già operanti in qualità di Guardie Ittico/Venatorie Volontarie.
Non appena ottenute le necessarie autorizzazioni (il decreto prefettizio di nomina a Guardia Particolare Giurata per la vigilanza ecologica volontaria e il decreto del Presidente della Provincia di nomina a G.E.V.), le 34 nuove Guardie Ecologiche Volontarie, con la necessaria gradualità, entreranno ufficialmente a far parte dei rispettivi Servizi di Vigilanza Ecologica Volontaria.
Le nuove  G.E.V., per tutto il tempo che sarà necessario, e che sarà valutato dai responsabili dei rispettivi settori, opereranno esclusivamente in affiancamento alle G.E.V. più “anziane” e quindi più esperte, partendo dalla conoscenza del territorio di competenza e acquisendo,  di volta in volta, l’esperienza necessaria ad affrontare le varie problematiche operative e di servizio. Le G.E.V. saranno munite di tesserino di riconoscimento e saranno ben riconoscibili poiché inizialmente indosseranno l’apposita pettorina, in attesa di essere dotate dell’uniforme.
“L’attività d’informazione e di vigilanza svolta dalle G.E.V. in ambito ecologico - ambientale risulta indispensabile per concorrere alla salvaguardia dell’ambiente e della fauna che lo abita – spiega l’Assessore Provinciale ad Agricoltura, Caccia, Pesca e Sicurezza, Matteo Boneschi -. La funzione preventiva svolta dalle G.E.V. è sicuramente prioritaria rispetto a quella prettamente repressiva e sanzionatoria, anche se quest’ultima non può certamente essere trascurata. Il cittadino quando vede all’opera queste “sentinelle” dell’ambiente si sente più sicuro, nella consapevolezza che vi siano persone che, volontariamente e gratuitamente, sottraggono del tempo libero alla famiglia e allo svago, per dedicarlo alla tutela dell’ambiente naturale. Non si può quindi che augurare a tutte le nuove G.E.V. una proficua e soddisfacente attività e un ringraziamento per l’attività che svolgeranno”.

Caso Decathlon, la Provincia in prima linea per tutelare il territorio

Caso Decathlon, il nuovo insediamento commerciale che sta sorgendo lungo la strada 235 in Comune di Pieve Fissiraga. Se ne sono dette tante in proposito nelle ultime settimane, la stampa locale se n'è occupata in più occasioni. Sul quotidiano ''Il Cittadino'' in edicola il 6 aprile il Presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni e l'Assessore alle Infrastrutture e alla Programmazione territoriale Nancy Capezzera firmano una lettera al direttore con la quale replicano a due precedenti scritti di lettori del giornale su questa tema, ma soprattutto precisano ruolo e competenze di Palazzo San Cristoforo nella tutela del territorio. In allegato vi proponiamo il testo integrale della lettera pubblicata dal ''Cittadino''.

A 28 volontari i diplomi in radiocomunicazioni di emergenza


Sono 28 i volontari che hanno concluso positivamente il corso specialistico di livello A2 in radiocomunicazioni di emergenza e che arricchiranno di nuove competenze la Protezione civile della Provincia di Lodi. “E’ con soddisfazione che ho consegnato loro la lettera con cui la Provincia certifica il superamento del corso – spiega l’Assessore alla Protezione civile Matteo Boneschi -. Gli attestati veri e propri potranno essere distribuiti non appena arriverà anche il via libera della Regione Lombardia. Il corso in radiocomunicazioni di emergenza è iniziato il 10 febbraio scorso per insegnare ai volontari quelle conoscenze nelle trasmissioni che possono essere messe in pratica quando le normali comunicazioni non sono utilizzabili. La formazione specialistica, che naturalmente segue il corso base per volontari di Protezione civile, si rende necessaria in funzione non solo delle trasmissioni all’interno dei singoli gruppi locali, ma soprattutto per la creazione della squadra radiocomunicazioni/TLC della futura colonna mobile provinciale. Si è anche voluto “standardizzare” le comunicazioni in vista di collaborazioni con enti specialistici in radiocomunicazioni”.
Il corso si è articolato in due parti: la prima sulla conoscenza della legislazione in materia di Protezione civile e radiocomunicazioni, e sulla conoscenza del funzionamento degli apparati radio e loro tipologia; la seconda dedicata all’utilizzo dei sistemi di radiocomunicazioni durante le emergenze, alla trasmissione tramite modulistica apposita e all’approntamento di stazioni campali. La prima parte è stata tenuta da docenti in radiotecnica e radioamatori, mentre la seconda parte è stata affidata alla FIR-CB, associazione specializzata in radiocomunicazioni. Sono stati svolti anche esercizi pratici per far conoscere le tipologie degli apparati radio e delle loro componentistiche accessorie, come le antenne. Sono state create inoltre delle maglie di comunicazioni differenziate e svolte prove di trasmissioni tramite modulistica specifica.
“In totale – ricorda ancora l’Assessore Boneschi – le lezioni sono state 9, comprensive di esami pratici e teorici come previsto anche dalle direttive Eupolis (ex Iref), per un totale di 28 ore. Si erano iscritti in 37, di cui 28 hanno sostenuto con esito positivo sia la prova pratica che la teorica, mentre 8 non hanno potuto garantire una frequenza sufficiente a sostenere l’esame e uno purtroppo non ha superato le due prove previste, a testimonianza che si tratta di selezioni vere e proprie e certamente non formali. L’esame pratico si è svolto il 24 marzo, quello teorico il 29”. Oltre a Boneschi, alla cerimonia di consegna hanno partecipato il Responsabile operativo Francesco Morosini, il Referente Area 1 e organizzatore del corso Rosario Villa e il Comandante della Polizia Provinciale Arcangelo Miano.

''La nuova legge elettorale per le Province non taglia i costi ma la democrazia''

La nuova legge elettorale per le Province è la conferma di quanto questo Governo voglia premere sull’acceleratore del centralismo e svuotare di ogni significato le istituzioni più vicine ai cittadini”. Pietro Foroni boccia il disegno di legge del Governo Monti per l’elezione dei Consigli e dei Presidenti di Provincia, condividendo il parere nettamente negativo espresso ieri, 4 aprile, dall’UPI, l’Unione delle Province Italiane, al termine della Conferenza Unificata. “Se l’obiettivo era quello di tagliare i costi della politica, il metodo perseguito dal Governo continua ad essere sbagliato. Prima di tutto perché si persevera nel voler additare le Province come responsabili degli sprechi quando il risparmio, anche nelle ipotesi più gonfiate e più vicine alle tesi dei “professori”, sarebbe irrisorio rispetto ai costi di altre istituzioni ben più onerose per i nostri concittadini. E poi perché l’unico taglio che si otterrebbe con la nuova legge elettorale è quello alla democrazia. Infatti, ai cittadini-elettori, insieme al diritto di votare i loro rappresentanti in un ente intermedio, sarà tolta anche la possibilità di controllare direttamente quanto l’ente locale potrà fare nel loro interesse. Il fatto che l’Esecutivo continui a insistere su questa strada lascia chiaramente intendere come la volontà ultima sia quella di isolare e via via svuotare le Province, per tornare ad accentrare il potere a livelli sempre più lontani dai territori e dai loro abitanti. L’esatto contrario del federalismo cui stava lavorando il precedente Governo; un salto indietro nel tempo che non ha precedenti in quell’Europa cui Monti sostiene di guardare e alla quale afferma di ispirarsi. Del resto – prosegue Foroni – questa è una strategia che non ci sorprende e fa il paio con quella che vuole tagliare sempre di più i trasferimenti statali alle autonomie, privandole delle risorse per gli investimenti e, nel caso della Tesoreria Unica, anche dei risparmi nati dal sacrificio dei cittadini e dalle scelte oculate di Amministrazioni virtuose. Una politica che si sta rivelando fallimentare e che opprime ancora di più l’economia, impedendo agli enti locali di investire e alle imprese di ottenere quanto dovuto. Adesso toccherà al Parlamento cercare di sovvertire questa strategia, ma a ben guardare su che binari si sta muovendo in queste settimane il dibattito politico dubitiamo che ne abbia davvero la forza e la volontà”.

Poste, chiesta la convocazione di un tavolo regionale

Si è svolto nella mattinata del 5 aprile in Prefettura a Lodi il vertice convocato per discutere dell'ipotesi di ridurre giorni di apertura e orari degli sportelli postali in altri sei Comuni del territorio, dopo gli otto coinvolti dalla riorganizzazione di Poste Italiane nel 2011. In proposito, il Presidente della Provincia Pietro Foroni, subito pronto a recepire le preoccupazioni del Sindaci, ha dichiarato che ''su iniziativa del Prefetto e mia chiederemo la convocazione di un tavolo regionale, cui partecipino, oltre naturalmente ai rappresentanti del Lodigiano, anche la Regione Lombardia, l’Anci regionale e i vertici delle Poste in Lombardia, cui chiederemo una ricognizione dell’intera situazione degli uffici postali sul territorio, manifestando come già oggi quel senso di responsabilità che ci porterebbe a capire e a valutare con oggettività eventuali problematiche, ma a dire no a qualsiasi scelta calata dall’alto e semplicemente comunicata. Restiamo però del parere - ha proseguito Foroni - che il taglio al servizio rappresenti un passo indietro, anche rispetto all’ambizione che si continua a manifestare di voler guardare all’Europa. Siamo anche convinti che pur essendo una società di tipo privato, Poste Italiane Spa debba comunque farsi carico di servizi di pubblica necessità. Ribadisco la piena disponibilità dei rappresentanti del Lodigiano a discutere e a confrontarsi sulle scelte, ma non a subirle e basta, nel quale caso, per dirla in termini sindacali, si aprirebbe una fase di conflittualità tra Poste ed Enti locali”.

La Giunta approva progetti per mezzo milione sulle scuole


“In Giunta abbiamo dato il via libera a progetti di intervento sulle scuole per mezzo milione di euro. Continua, dunque, l’impegno della Provincia per garantire ad alunni, famiglie e operatori dell’istruzione edifici più funzionali e sicuri, mantenendo al Lodigiano quel primato nella qualità scolastica, anche strutturale, che ci è stato più volte riconosciuto a livello nazionale”. Il Presidente Pietro Foroni illustra i provvedimenti tecnici assunti nella riunione di Giunta di oggi, mercoledì 4 aprile 2012, che riguardano 4 scuole superiori e professionali del territorio: “Si tratta – spiega - del “Tosi” di Codogno, del “Pandini” di Sant’Angelo, di Villa Igea e del “Maffeo Vegio” di Lodi. Per tutti siamo già alla fase di approvazione del progetto preliminare, eseguito sempre dai tecnici del nostro Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità. Ora partiranno le procedure per le fasi successive di progettazione definitiva ed esecutiva e per l’affidamento dei lavori”.

“Siamo soddisfatti – gli fa eco l’Assessore all’Edilizia scolastica Mariano Peviani– perché già adesso, all’inizio di aprile, siamo in grado di concretizzare gli impegni contenuti nel piano delle opere pubbliche e di preparare i cantieri che permetteranno di presentare, all’avvio del prossimo anno scolastico, delle scuole ancora più efficienti e in sicurezza. Prosegue dunque la politica di manutenzione del patrimonio scolastico impostata fin dal nostro insediamento nel 2009 e che ci ha permesso di investire nei primi due anni e mezzo sette milioni di euro in questa direzione, che adesso diventano addirittura sette e mezzo”. E’ sempre Peviani a fornire i dettagli degli interventi sulle singole scuole: “L’investimento complessivo è di 490mila euro Iva compresa, ripartito in 4 progetti distinti:
-       Istituto Tecnico Agrario “Tosi” di Codogno, 120mila euro Iva compresa, di cui 94.248,00 per lavori e 25.752,00 per somme a disposizione; l’intervento riguarda il secondo lotto della messa in sicurezza e interventi antisfondellamento delle solette;
-       Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Merli” di Lodi (Villa Igea), 150mila euro Iva compresa, di cui 119.102,97 per lavori e 30.897,03 per somme a disposizione; l’intervento riguarda l’adeguamento di laboratori e servizi;
-       Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Merli” di Lodi (Villa Igea) e Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Pandini” di Sant’Angelo Lodigiano, complessivamente 100mila euro Iva compresa, di cui 80.571,32 per lavori e 19.428,68 per somme a disposizione; l’intervento riguarda in entrambe le scuole interventi strutturali ed impiantistici vari;
-       Liceo Statale “Vegio” di Lodi, 120mila euro Iva compresa, di cui 95.004,00 per lavori e 24.996,00 per somme a disposizione; l’intervento riguarda lavori di messa in sicurezza e antisfondellamento solette”.

“Si tratta – conclude l’Assessore Peviani – di progetti che intervengono su esigenze nuove o, come nel caso del “Tosi” e del “Vegio”, che permettono la prosecuzione di opere già avviate nei mesi scorsi”.

Foroni: ''Quella di Lodi è una Provincia da tripla A''


Quella di Lodi è una Provincia da ''tripla A'', la seconda più virtuosa nell'intero Paese, e per questo si vedrà alleggeriti a breve alcuni dei vincoli contenuti nella norma sul patto di stabilità. L'anticipazione arriva direttamente dal Presidente Pietro Foroni che mercoledì 4 aprile, incontrando i giornalisti per commentare il bilancio di previsione 2012 in approvazione nello stesso pomeriggio, ha rivelato che nel giro di una settimana il Ministero dell'Economia e delle Finanze pubblicherà il decreto che stabilisce la graduatoria degli enti virtuosi del Paese sui dati 2010 e 2011. Quattro sole saranno le Province che otterranno una premialità sul patto di stabilità, che non è stata ancora definita. L'unica cosa certa è che Lodi è in quel lotto, seconda solo a Bari e davanti a Sondrio e Vicenza.
''E' la conferma più autorevole e indipendente che il nostro è davvero un bilancio da ''tripla A'' – ha commentato Foroni riferendosi ironicamente ai giudizi delle agenzie di rating internazionali -. Ed è il giusto premio alle scelte che abbiamo fatto in questi anni, dopo aver ereditato nel 2009 dalla precedente Amministrazione provinciale lo sforamento del patto e il conseguente blocco della spesa. Senza far debiti, abbiamo rimesso i conti a posto, abbiamo tagliato, abbiamo razionalizzato e abbiamo scalato la classifica italiana, ottenendo una maggiore libertà di spesa sugli investimenti e finalmente la possibilità di pagare con maggiore tempestività le aziende che lavorano per noi. In quanto consisteranno questi vantaggi, lo sapremo però solo a pubblicazione del decreto avvenuta. Per ora possiamo manifestare tutta la nostra soddisfazione per il lavoro svolto, di cui ringraziamo anche la struttura provinciale e gli Assessori, che in questi anni si sono adeguati a scelte difficili. Lo aveva detto anche l'Assessore al Bilancio Cristiano De Vecchi che dopo il 2011, l'anno più difficile e complicato sotto il profilo economico, avremmo per così dire ''scollinato'' e che avremmo potuto guardare al 2012 con maggiore tranquillità''.
Proprio De Vecchi, in conferenza stampa con il Presidente, ha manifestato a sua volta grande soddisfazione per il risultato. E ha presentato altri indicatori dello stato in salute della Provincia di Lodi, condivisi, ha spiegato, ''con un osservatore terzo e imparziale come il Collegio dei revisori, che al di là di qualsiasi valutazione politica e di parte ha fotografato una situazione rosea, nonostante gli ultimi clamorosi tagli ai trasferimenti decisi dal Governo Monti. Da quando amministriamo la Provincia abbiamo mostrato sempre una grande attenzione alla spesa e alla riorganizzazione della macchina provinciale, che sta dando i suoi frutti''. Il confronto suggerito è quello con l'Amministrazione precedente, di centrosinistra. De Vecchi raffronta i dati dell'assestato 2008, quelli dell'assestato 2011 e le previsioni del 2012: l'autonomia finanziaria, cioè la capacità dell'ente di non dipendere solo dai trasferimenti statali, era del 76 per cento nel 2008, dell'81 per cento l'anno scorso e quest'anno addirittura del 91 per cento, dopo gli ultimi tagli del Governo; in sostanza, la Provincia di Lodi potrebbe stare in piedi quasi da sola, anche senza Roma, e non è merito dell'incremento di pressione fiscale: ''Non avevamo mai aumentato i tributi, lo abbiamo fatto solo dopo l'ultimo taglio di Monti, che ci ha costretto ad alzare la RcAuto', spiega Foroni'. Crolla anche l'indebitamento pro capite, che evidenzia il debito per ciascun lodigiano per i mutui in ammortamento: era del 146 per cento quattro anni fa, è del 130 oggi e scenderà nel preventivo al 126.

Poste, giovedì mattina il vertice in Prefettura


“Il Prefetto ha condiviso con noi l’importanza dell’argomento Poste e ci ha convocati per giovedì. Lo ringrazio per questa sua celerità e attenzione. In quella sede, ascolteremo le preoccupazioni dei nostri Sindaci e come sempre lavoreremo per tutelare gli interessi del territorio e dei suoi cittadini”. Il Presidente Pietro Foronicommenta la decisione del Prefetto Pasquale Gioffrè di riunire giovedì 5 aprile alle ore 10.30 a Palazzo di Governo l’Amministrazione provinciale e i sei Sindaci firmatari dell’appello con cui sabato scorso si chiedeva la mobilitazione contro il progetto di chiudere a giorni alterni gli uffici postali di Bertonico, Cavacurta, Corno Giovine, Mairago, Ossago Lodigiano e Villanova del Sillaro. Al tavolo siederanno anche i Sindacati e i rappresentanti della società Poste Italiane Spa.
“Ci siamo attivati subito aderendo all’iniziativa dei Sindaci e facendo sentire la nostra voce – ricorda il Presidente Foroni -. Ero certo che il Prefetto avrebbe convenuto sull’urgenza di affrontare una questione che è stata portata all’attenzione delle Amministrazioni locali con pochissimo preavviso, visto che le Poste vorrebbero introdurre quelle novità di orari e giorni di apertura già dalla metà di aprile. E’ stato anticipato come un progetto di razionalizzazione, mi sembra invece un drastico taglio del servizio. Cercheremo di capire le motivazioni di determinate scelte ma ricorderemo a Poste Italiane Spa che, nonostante una natura giuridica di tipo privatistico, è pur sempre una società controllata dal Governo e che dovrebbe preoccuparsi di assicurare servizi pubblici che rimangono essenziali. Non so se già nell’incontro di giovedì i rappresentanti delle Poste avranno la delega ad assumere decisioni, ma per quanto ci riguarda sarebbe opportuno sospendere ogni iniziativa di riorganizzazione in attesa di trovare soluzioni concordate con i Comuni e più rispondenti alle esigenze della cittadinanza”.
“Siamo molto soddisfatti della tempestività che Provincia e Prefettura hanno dimostrato raccogliendo le nostre preoccupazioni – commenta Davide Tei, Sindaco di Mairago e primo firmatario della lettera sottoscritta anche dai suoi 5 colleghi -. Auspichiamo che le nostre richieste di sospensione del progetto vengano accolte, perché davvero quanto è stato programmato rappresenta un brutto colpo per i nostri paesi e per l’intero territorio. All’incontro ci sarò io ma ci saranno anche tutte le altre Amministrazioni comunali coinvolte e che condividono il timore che le aperture a singhiozzo vengano nuovamente estese dopo che nel 2011 erano già state attivate in altre otto realtà del Lodigiano: Terranova dei Passerini, Valera Fratta, Corte Palasio, Crespiatica, Boffalora d’Adda, Cervignano d’Adda, Santo Stefano Lodigiano e a Casalpusterlengo nella frazione Zorlesco”.

La Provincia tiene a battesimo il torneo degli Under del basket


Un torneo per i giovani appassionati di pallacanestro, con la firma dell'Ucc Assigeco Casalpusterlengo, è stato presentato venerdì 30 marzo in Provincia a Lodi. A tenere a battesimo la quarta edizione del trofeo ''Un canestro per il futuro'' il Presidente Pietro Foroni e l'Assessore allo Sport Matteo Boneschi, che non solo hanno manifestato apprezzamento per la manifestazione e per l'operato in generale dell'Ucc, ma hanno ribadito l'impegno dell'Amministrazione provinciale verso i più giovani.
Ma veniamo ai dettagli della grande iniziativa sportiva presentata nel chiostro del convento di San Cristoforo a Lodi, presenti anche il referente provinciale della Federazione Pallacanestro Marco Bigatti e il presidente lodigiano del Coni, Luigi Tosarello.
Dicevamo, la società sportiva Ucc Assigeco Basket, in collaborazione con Old Socks San Martino, Basket Lodi e Asd San Colombano Basket, propone il 4° torneo U14-U13 “Un canestro per il futuro” che si svolgerà nei Comuni di Codogno, Lodi, San Martino in Strada e San Colombano al Lambro nei giorni 4-5-6-7 aprile 2012.

Sport per il futuro
Il torneo è un momento di sport che aiuta i giovani a divertirsi, a confrontarsi, a conoscersi, per diventare un’esperienza indimenticabile di amicizia, rispetto degli altri e lealtà sportiva. Al momento sportivo, Assigeco da quattro anni affianca il termine “futuro”. Speranze, sogni, fantasie, ottimismo. Energia e potenziale che fanno pensare che possa succedere qualunque cosa. “Un canestro per il futuro'' è perciò molto più di una manifestazione sportiva. E’ un investimento concreto e reale nei ragazzi, nei giovani, che rappresentano il domani e che grazie a questo impegno potranno forse un giorno spiccare il volo. Lo scenario del territorio lodigiano diventa un’opportunità per riscoprire il fascino delle bellezze naturali e artistiche oltre ai prodotti tipici locali.

Ma ecco i dettagli della manifestazione:
Cat. UNDER 14 (1998-99) e Cat. UNDER 13 (1999-2000).
SQUADRE U14: UCC ASSIGECO BASKET, BASKET RIMINI CRABS, FUTURE BASKET, META 2000, SISTEMA BASKET PORDENONE, KK PODGORICA BASKET.
SQUADRE U13: UCC ASSIGECO BASKET, ANDREA COSTA IMOLA, EBRO BASKET MILANO, FILENI BPA JESI, BASKET LODI, MORPHO BASKET PIACENZA, BASKET SAREZZO, URANIA PALLACANESTRO MILANO.

Il torneo di pallacanestro con invito delle migliori squadre giovanili nazionali, con la partecipazione di squadre internazionali, con la presenza di squadre del Lodigiano, per 4 giorni dal 4 al 7 aprile 2012 su 5 campi di gioco vedrà impegnati 250 giocatori in 33 partite. Premi sono previsti al Miglior Giocatore U14 e U13; Premio Gara Schiacciate; Premio Gara Sniper. Previsti anche un evento di basket femminile e l'esibizione di basket in carrozzina.

CAMPI DI GIOCO:
CODOGNO - PalaCampus Assigeco, Via Giovanni XXIII
CODOGNO – Palazzetto Comunale, Viale Resistenza
LODI - Palestra Ghisio, Faustina-Piazzale degli Sport
SAN MARTINO IN STRADA – Palestra Comunale, Via Mattei
SAN COLOMBANO IN STRADA – Palestra Comunale, Via Leonardo da Vinci


PROGRAMMA TORNEO:
Mercoledì, 4 aprile 2012: INIZIO GARE
Giovedì, 5 aprile 2012: GIORNATA DI GARE E CERIMONIA APERTURA
- 14:00 CERIMONIA DI APERTURA, PalaCampus Assigeco
- 18:30 ESIBIZIONE BASKET FEMMINILE, San Martino
- 20:45 CLINIC TECNICO ALLENATORI, San Martino

Venerdì, 6 aprile 2012: GIORNATA DI GARE
Sabato, 7 aprile 2012: FINALI TORNEO E CERIMONIA CHIUSURA FESTA ALL’APERTO (stand e prodotti tipici), PalaCampus Assigeco
- mattino SEMIFINALI U14 e FINALE U13 1°/2°
- pomeriggio al PALACAMPUS ASSIGECO :GARA Snipers U13, ESIBIZIONE BASKET IN CARROZZINA GARA Schiacciate U14, FINALE U14 1°/2°, PREMIAZIONI E CERIMONIA DI CHIUSURA.

Poste a singhiozzo, Foroni: ''Basta tagli ai servizi''


“La situazione è già ora insostenibile. Non accetteremo ulteriori riduzioni dei servizi postali resi alla popolazione del Lodigiano”: Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi, chiede più efficienza alle Poste e dice no al progetto che vorrebbe estendere ad altri Comuni del territorio le cosiddette aperture “a singhiozzo”: sportelli accessibili solo a giorni alterni per far fronte alla mancanza di personale.
“Già nei giorni scorsi avevamo raccolto l’allarme arrivato dai sindacati su questo fronte e oggi registriamo la fondata preoccupazione dei Sindaci di alcuni Comuni del Lodigiano che non sono disposti a veder penalizzati i loro concittadini. Sindaci che hanno chiesto l’intervento della Provincia e ai quali io non posso che garantire tutto il mio appoggio e il mio sostegno”. Il Presidente Foroni si riferisce ai timori espressi dal Sindaco del Comune di Mairago, Davide Tei, che si è fatto portavoce anche dei colleghi Daniele Saltarelli di Cavacurta, Paolo Belloni di Corno Giovine, Moreno Oldani di Villanova del Sillaro, Verusca Bonvini di Bertonico e Angelo Taravella di Ossago Lodigiano: “Ho anticipato al Presidente Foroni le nostre preoccupazioni e i contenuti di una lettera che domani (sabato 31 marzo 2012, nda) inoltreremo alla stessa Provincia, alla Prefettura e ai Sindacati per sollecitare un’azione comune del territorio su questo fronte e per chiedere tutti insieme un incontro urgente ai responsabili delle Poste, quelli di Lodi ma anche quelli a più alto livello – spiega il Sindaco Tei -. Abbiamo infatti appreso che Poste Italiane Spa nei prossimi giorni intende estendere il progetto di apertura a giorni alterni degli uffici postali anche nei nostri Comuni, dopo che nel 2011 la riduzione di giorni e orari era già stata attuata in altri otto paesi: Terranova dei Passerini, Valera Fratta, Corte Palasio, Crespiatica, Boffalora d’Adda, Cervignano d’Adda, Santo Stefano Lodigiano e a Casalpusterlengo nella frazione Zorlesco. Noi vogliamo scongiurare questa razionalizzazione. E’ vero – prosegue il Sindaco di Mairago - che la società Poste Italiane ha una forma giuridica di tipo privatistico, ma è pur sempre una società pubblica a tutti gli effetti, partecipata al cento per cento dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e deve perciò farsi parte diligente nel garantire un servizio pubblico che rimane essenziale, nonostante nei suoi bilanci i servizi postali tradizionali non siano la voce di maggior guadagno”.
Ecco dunque la richiesta di sostegno, che il Presidente della Provincia raccoglie appieno: “L’appello di questi Sindaci è l’appello di tutto il Lodigiano – dichiara Pietro Foroni -, perché dopo gli otto comuni del 2011 e questi sei nuovi centri, rischia di passare come assodato il concetto che razionalizzare significa solo tagliare i servizi, con il pericolo che una tale strategia si possa presto estendere anche ad altri paesi. Lo Stato, proprio in un momento in cui sta chiedendo sacrifici enormi ai propri cittadini e agli enti locali, dovrebbe mostrarsi almeno in grado di garantire servizi efficienti e all’altezza di quell’Europa cui dice di ispirarsi. E invece continua a tagliare. Hanno ragione i Sindaci che sostengono che la facciata di società per azioni e di interlocutore solo formalmente privato non autorizza le Poste a penalizzare il Lodigiano lasciando sguarniti gli sportelli in più giorni della settimana. Il bilancio della società è in attivo e allora bisognerebbe investire anche nel settore dei servizi tradizionali, tanto più importanti in centri piccoli, dove non esistono alternative soprattutto per quelle fasce di popolazione che sono già penalizzate su molti altri fronti. Non possiamo accettare nuovi tagli e riduzioni nella nostra provincia, chiediamo che si prendano in considerazioni soluzioni diverse e possibilmente partecipate. Anche perché non è ammissibile che la comunicazione ai Comuni venga fatta con un preavviso così breve: appena pochi giorni prima di introduzione di novità dirompenti che si vorrebbero imporre già a partire dalla metà di aprile. Mi muoverò personalmente con la Prefettura – conclude Foroni - per ottenere un tavolo di confronto che a brevissimo ridiscuta del merito e dei tempi di queste decisioni”.

Boneschi al farmers' market della Coldiretti a Lodi


“Questa sorta di “gemellaggio” tra il mondo agricolo lodigiano e lombardo e quello toscano ritengo sia un’iniziativa importante, che va nella direzione di tutelare le produzioni italiane di qualità e che fa il paio con quelle attivate anche nel nostro territorio dalla Provincia di Lodi per promuovere prodotti  certificati, come quelli a marchio “Lodigiano Terra Buona”. Tutto quanto si fa per valorizzare le produzioni nostrane rispetto all’invasione dei prodotti esteri è certamente meritorio”. Così l’Assessore provinciale all’Agricoltura Matteo Boneschi che venerdì 30 marzo ha visitato il farmers’ market della Coldiretti a Lodi, in viale Pavia, dove accanto agli abituali produttori-espositori si è aggiunta una delegazione di produttori di olio e vino della Toscana, che hanno portato extravergine delle varietà Moraiolo e Frantoio e i vini bianchi e rossi delle province di Firenze, Pistoia e Siena, molti dei quali totalmente biologici.

“E’ stato un viaggio piacevole nei tesori dell’enogastronomia toscana, che il pubblico lodigiano ha potuto apprezzare e confrontare con quelli non meno nobili della tradizione lodigiana e lombarda – ha commentato Boneschi dopo essersi intrattenuto con tutti gli espositori ospiti ed aver assaggiato alcune specialità -. Un’occasione da ripetere, magari portando i produttori di salumi, carne e formaggio lodigiani nei mercati delle altre regioni. Complimenti dunque alla Coldiretti che ha voluto promuovere questa iniziativa, coinvolgendo anche Lodi insieme a Milano e Monza. Del resto, questo dei farmers’ market si conferma un progetto da valorizzare perché permette di avvicinarci a molteplici obiettivi, a vantaggio del produttore, certo, ma anche e soprattutto del consumatore. Per cominciare, si accorcia la filiera permettendo al pubblico di acquistare prodotti di qualità che arrivano direttamente dalle aziende agricole, che a loro volta possono proporsi agli acquirenti senza passare dall’imbuto della grande distribuzione. Si afferma la politica dei prezzi a chilometri zero, non gravati cioè dalle spese di trasporto. Si valorizzano prodotti locali rispetto ad alimenti spesso di provenienza incerta. Si incentiva infine il consumo di prodotti freschi e  di stagione. Direi che ci sono tutti gli ingredienti, soprattutto in un momento di difficoltà come questo, per sancire il successo di un’iniziativa che sposa appieno la politica della Provincia nel settore dell’agricoltura”.

Bandiere della Confartigianato a mezz'asta, solidarietà da Foroni


“A nome mio personale e dell’Amministrazione provinciale intera esprimo la massima condivisione dell’iniziativa adottata da Confartigianato Imprese Provincia di Lodi per esprimere solidarietà all’imprenditore che mercoledì a Bologna si è dato fuoco davanti all’Agenzia delle Entrate e a quanti oggi in Italia, e nel nostro territorio, stanno vivendo il dramma della crisi, aggravato da politiche del Governo che, lungi dall’aiutare la ripresa, schiacciano ancora di più le imprese e le famiglie”. Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi, prende una posizione di netto appoggio alla Confartigianato che da oggi, venerdì 30 marzo, e per una settimana esporrà le bandiere a mezz’asta nelle proprie sedi sul territorio.
“Quanto accaduto a Bologna rappresenta certo una tragedia dai risvolti personali, che rispettiamo, ma anche l’inequivocabile segno di tempi difficili per l’economia di quei piccoli e medi imprenditori che hanno sempre rappresentato la spina dorsale del sistema economico di questo Paese e che oggi, sfiancati da una crisi internazionale di cui si fatica a vedere l’uscita, vengono messi a dura prova da una situazione che da un lato vede le banche stringere sempre di più i cordoni della borsa in un momento in cui dovrebbero incentivare il credito alle aziende e alle famiglie e dall’altra registrano politiche di governo sempre più opprimenti e penalizzanti. Proprio ieri, il ministro del cosiddetto Sviluppo Economico, Corrado Passera – rimarca il Presidente Foroni – ha ufficializzato una realtà che era ben nota a tutti e cioè che lo Stato è debitore di 50 miliardi di euro nei confronti del sistema imprenditoriale e che la gran parte di quel denaro c’è, è nelle casse degli enti locali, ma non può essere utilizzato per pagare i fornitori per le inique norme sul patto di stabilità. Ma i “professori” del Governo Monti non si rendono conto di ciò che accade nel Paese? Non si accorgono che le loro misure per rilanciare lo sviluppo si riducono a un’ulteriore e ormai insopportabile stretta fiscale sul ceto medio, sulle PMI e sulle famiglie ormai sul lastrico?”.
Foroni contesta la manovra sulle tasse del Governo: “Quella di Monti è una politica iniqua, che rischia di gettare nella disperazione milioni di famiglie del Nord. La stretta già iniziata negli ultimi mesi si aggraverà ora con l’Imu che i Comuni dovranno applicare per far fronte ai tagli dei trasferimenti e che avrà effetti ben più devastanti dell’Ici che era stata abolita dal precedente Governo. Ci sarà poi la stangata sull’Iva a settembre. Ma intanto non si parla di vere politiche di sviluppo e di riapertura del credito. Non si accenna minimamente alla necessità di cambiare le regole del patto di stabilità e permettere così agli enti locali, anche nella nostra provincia, di pagare le imprese che hanno fatto i lavori per la Pubblica amministrazione e rimettere in circolo miliardi di euro che rappresenterebbero vero ossigeno per la nostra economia. Senza un drastico cambio di rotta, saremo costretti ad assistere a nuovi drammi come quello di Bologna e come i tanti che si stanno già consumando un po’ ovunque. Ecco perché solidarizziamo con la Confartigianato, che intende tenere i riflettori accessi su una situazione non più accettabile”.

Piantumato a Casalpusterlengo il primo ettaro di bosco della convenzione con Sorgenia


“Possiamo annunciare con soddisfazione la piantumazione del primo ettaro di bosco previsto dalla convenzione con Sorgenia. L’area di Casalpusterlengo, insieme ai due ettari che si stanno piantumando a Bertonico, rappresenta l’attuazione concreta degli impegni che la società aveva assunto al momento dell’insediamento dell’impianto energetico e che sono stati esplicitati dalla convenzione sottoscritta con la Provincia di Lodi, che da parte sua, insieme a tutti gli altri enti coinvolti, sta lavorando perché anche le compensazioni ambientali trovino piena attuazione”. Il Presidente della Provincia, Pietro Foroni, annuncia la fine della piantumazione del primo lotto di bosco individuato in territorio comunale di Casalpusterlengo.
Con lui la Giunta del Sindaco Flavio Parmesani, per la quale l’Assessore all’Urbanistica Davide Cerati spiega: “Si tratta di un’area che abbiamo individuato ai limiti dell’abitato di Casalpusterlengo e che è visibile dalla strada che collega il capoluogo alla frazione Borasca, appena prima del passaggio a livello, sulla sinistra. Si tratta di circa 11mila metri quadrati dove nei giorni scorsi sono state messe a dimora delle essenze che rappresentano la prima parte delle compensazioni ambientali previste per la vicina centrale Sorgenia. Il Comune si era subito attivato per trovare la collocazione più idonea di questo nuovo bosco che intende rappresentare solo l’avvio di un iter che in realtà, nella definizione del nuovo Piano di Governo del Territorio, punta a individuare altre aree intorno al capoluogo e alle frazioni dove collocare gli alberi”. Si tratta di essenze autoctone, chiarisce ancora l’Assessore di Casalpusterlengo. “Sorgenia, con cui la collaborazione si è dimostrata da subito positiva e ha portato a concretizzare il risultato il tempi brevi, non solo ha finanziato in toto la piantumazione dell’area, ma si occuperà della sua cura e manutenzione per i prossimi dieci anni. Oggi non è possibile rendere accessibili al pubblico zone in cui le piantine sono ancora così piccole, ma certo il nostro intento – prosegue Davide Cerati – è che alcune delle aree che andremo a individuare possano un giorno configurarsi come veri e propri boschi urbani, fruibili in tutto e per tutto dai nostri cittadini. E’ dunque con grande soddisfazione che diamo il via a questo progetto che potrà poi essere meglio esplicitato in fase di definizione del Pgt”.
“Le prescrizioni che il ministero dell’Ambiente aveva fissato per l’autorizzazione al funzionamento della centrale della Bassa – ricorda ancora il Presidente Foroni - imponevano a Sorgenia di finanziare la piantumazione di 50 ettari di nuovi boschi e parchi sul territorio. La stessa quota è stata inserita nella convenzione che questa Amministrazione ha condotto in porto con Sorgenia, insieme a tutta un’altra serie di compensazioni, anche economiche, che si stanno gradualmente concretizzando. Per quanto riguarda le nuove aree a verde piantumato le difficoltà sono legate proprio al loro reperimento. Per il momento il tavolo di coordinamento che riunisce la società privata e gli enti sottoscrittori della convenzione ha chiesto ai Comuni che sono nell’area di interesse dell’impianto di individuare le prime aree al loro interno e siamo potuti già partire a Casalpusterlengo e Bertonico. Gradualmente cercheremo di allargare il raggio dalla centrale, coinvolgendo altre amministrazioni. Si stanno valutando diverse ipotesi, ma la collaborazione con Sorgenia e con gli altri partecipanti al tavolo di coordinamento resta sempre positiva e costruttiva”.